Atelier Pallini
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Atelier Pallini
Presentazione del libro di Nicoletta Pallini. Ne parlano con l'autrice i critici Francesco Tedeschi e Paolo Baldacci.
“Che significato ha, agli occhi di un bambino, vivere in compagnia di tanti capolavori della storia dell’arte del Novecento?
Per me, la più piccola di casa, per anni è stato soltanto un gioco molto divertente. Sicuramente il più bello di tutti, e non solo perché lo facevo di nascosto”.
Con queste parole Nicoletta Pallini inizia il suo racconto di bimba abituata a condividere la sua fanciullezza con la passione per l’arte del padre, Adriano Pallini (Atri, TE 1897- Milano, 1955). Grazie alla sua rinomata sartoria tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, Adriano Pallini strinse forti amicizie con numerosi artisti tra i quali spiccavano maestri di fama internazionale, le cui opere riempivano le pareti della sua casa nel centro di Milano.
La collezione di Adriano Pallini infatti, è stata, e rimane, un punto fermo per gli appassionati d’arte, di storia del collezionismo milanese, ma anche di costume e moda degli anni fra le due guerre.
Grazie anche ai contributi di importanti storici dell’arte italiana e internazionale, come Paolo Baldacci e Gerd Roos, Elena Pontiggia, Francesco Tedeschi, Silvia Bignami, Nicoletta Boschiero, Nicoletta Colombo, Irene Cafarelli, Nicoletta Pallini ha riorganizzato l’archivio della raccolta paterna e ricostruito, con il volume “Atelier Pallini”, le varie tappe della vita e della collezione del padre.
Sarto in Abruzzo per tradizione familiare, trasferitosi a Milano negli anni Venti, amico e mecenate dei principali artisti del ‘900 italiano fino ai “giovani” degli anni Cinquanta, iniziò la sua raccolta “vestendo” artisti e poeti allora ancora sconosciuti come Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Massimo Campigli, Vincenzo Cardarelli, Piero Marussig, Arturo Martini, Achille Funi, Pompeo Borra, Lucio Fontana, Antonio Corpora e tanti altri. Nella sua celebre raccolta figuravano anche opere di artisti del calibro di Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Henri Matisse, Alexander Archipenko e Marie Laurencin oggi conservate nelle principali istituzioni pubbliche internazionali.
Nicoletta Pallini Clemente si occupa da sempre d’arte: per anni come autrice di una rubrica per il settimanale “Gioia”, poi come curatrice indipendente di mostre in Italia e all’estero dedicate non solo ai maestri del ‘900 come Massimo Campigli, ma anche ai protagonisti del nostro tempo, come David Tremlett, Mark Lewis, Marco Bagnoli.
Informazioni
eventi@mart.tn.it
T. 0464.454105
partecipazione gratuita
organizzazione: Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto