Attitudes Passionnelles

Danza

Veronica Riz
Attitudes Passionnelles
Un ballabile sull'isterismo ed altre idiosincrasieù
Idea e coreografia: Veronika Riz
Con e di: Stéphanie Dalphond, Nir De Volff, Lorenza Di Calogero, Vanessa Spinassa, Adrian Turner
Musica dal vivo: Martin Siewert
Scena e luci: Mario Airó
Drammaturgia: Susanne Foellmer
Testi basati su: Anne Sexton, Toni Oursler, Sigmund Freud
Costumi: Joanna Art Visuel
Video: Stefano Bernardi
Foto: Isabelle Riz
Regieassistenz: Barbara Gamper, Martina Marini
Tecnica luci e suono: Ezio Maffei
Sartoria: Cecilia Gotto
Orgranizzazione: metaevents - Michaela Kargruber
Produzione: T.E.M.A.
Grafica: Caroline Pflug

Il fenomeno dell'isterismo costituisce il punto di partenza del nuovo pezzo della coreografa Veronika Riz, che lo porta sulla scena con un ensemble internazionale. Le manifestazioni isteriche si presentano in forme quanto mai molteplici, tanto che, ancora adesso, è oltremodo difficile soltanto riconoscerle. Già, non sempre abbiamo a che fare con grandi "messe in scena" ma, in ogni caso, l'isterismo se ne scaturisce dal corpo, per avvilupparsene poi. Il corpo viene ad essere l'habitat in cui sale sul palco la femminilità ma, al giorno d'oggi, anche la mascolinità. E' tipico che la sintomatologia si vada poliedrizzando, quando qualcuno se ne sta lì a dare retta. Persino il medico, di norma, come anche il mondo circostante, e quindi il pubblico che circonda la scena, viene a costituire il "palco" dell'isterismo, e l'azione si sviluppa in presenza di entrambi i fattori. E in questo spettro anche i corpi umani - in funzione iconografico-mediale - trovano il proprio spazio fisso. E ciò sia che si tratti del "macho eroico" cinematografico che dell'oggetto erotico bramato. Tutto entra in scena. Ma allora, sono le stelline e le dive una sorta di prototipo o di tipo ideale dell'isterica? Di dove ha origine questa smania di autorappresentazione? In quale repertorio di movenze va a palesarsi?

E che succede allora in un pezzo di danza che abbia come argomento l'isterismo? Che cosa vede il pubblico? Le aspettative vengono appagate o deluse?

Provi a far naufragare narcisisti, esibizioniste, scrutatori d'ombelichi, appassionati e disillusi, un eterno circolo vizioso di uno sforzo che continua a minacciare. E quale ruolo gioca il pubblico?