Au-delà

Danza

Oriente Occidente
Spettacoli

Compagnie Baninga
Au-delà
Coreografia DeLaVallet Bidiefono
Testo Dieudonné Niangouna
Cantante Athaya Mokonzi
Musicisti Morgan Banguissa, Armel Malonga
Light Designer Stéphane ‘Babi’ Aubert
Compositore Jean-Noël Françoise
Regia luci Cléo Konongo
Regia suono Perig Villerbu
Scenografia Laurent Mandonnet e Salem Ben Belkacem
Danzatori Flacie Bassoueka, DeLaVallet Bidiefono, Destin Bidiefono, Ingrid Estarque, Ella Ganga, Nicolas Moumbounou
Amministratori di produzione Antoine Blesson e Emilie Leloup, assistiti da Léa Couqueberg
Prodotto da Compagnie Baninga, Le Grand Gardon Blanc
Coprodotto da Festival d’Avignon, Théâtre Paul Eluard Choisy-le-Roi, Parc de la Villette (résidence d’artistes 2013), Le Carré Sainte-Maxime, Châteauvallon Centre national de création et de diffusion culturelles
Con il sostegno di Région Île de France, Conseil Général du Val de Marne, Institut Français dans le cadre du programme
Afrique et Caraïbes en créations, Ambassade de France au Congo, Institut Français du Congo, Spedidam ed ECAir
Durata 80’
Prima nazionale

Una danza estremamente fisica, esplosiva, tellurica. Un genere unico che riflette l’uomo di cui è frutto. L’arte di DeLaVallet Bidiefono, trentenne coreografo congolese pioniere della danza contemporanea nel suo paese, è in primo luogo ‘atto politico’ e specchio della vita di una generazione che, “tenendo a distanza la morte che ogni giorno si manifesta a Brazzaville”, lotta per una rinascita.
Nato a Pointe-Noire (Congo) DeLaVallet Bidiefono muove i primi passi come cantante e percussionista prima di incontrare la danza contemporanea nella capitale Brazzaville, dove nel 2001 si trasferisce. La città è da poco uscita da una devastante guerra civile. Non esistono musei, cinema, teatri in città e la danza, sono parole del coreografo, si è imposta come possibile risposta alla situazione. “Buttarmi nella danza – spiega Bidiefono - in quel momento e in quel luogo, non lasciava altra scelta che impegnarsi con la morte. Sebbene lavorassi anche intere giornate senza cibo, era come se fossi sbalzato fuori dal mio corpo per trovare la forza di ballare. Mi risollevavo grazie ad una certa forma di spiritualità e alla mia relazione con l’aldilà che molte volte mi ha aiutato nella mia ricerca. Era come se in quella terra ferita, la conoscenza dei defunti fosse più grande di quella dei vivi”.

È da questa riflessione che nasce l’arte di corpi e musica di DeLaVallet; Da questo sentore di morte nasce il suo ultimo spettacolo Au-delà (Aldilà), ottava produzione della compagnia Baninga fondata nel 2005 ed ora diventata Centro per la diffusione della danza contemporanea e artisti locali a Brazzaville.
Creazione per il Festival d’Avignone 2013, presentato in stagione alla Maison de la Danse di Lyon, Au-delà riunisce due musicisti, un percussionista e un chitarrista, sei ballerini ed un cantante. Racconta di come in Congo la gente vive ingarbugliata con la morte. E’ uno spettacolo-manifesto scritto con la complicità dell’attore e regista Dieudonné Niangouna: un inno alla vita con gli assenti, un modo di resistere alla violenza onnipresente.

www.baninga.org


organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto