Aufklärung cattolica ed età delle riforme. Giovanni Battista Graser nella cultura europea del Settecento

Convegno

Il nome di Giovanni Battista Graser (1718-1786) compare in diversi studi dedicati al vivace ambiente culturale roveretano del Settecento. Graser è allievo di Giro1amo Tartarotti, che gli lascia in eredità la sua preziosa raccolta di manoscritti. Nel 1751 aderisce tra i primi alla neonata Accademia degli Agiati, diventando ben presto uno dei membri più attivi. Prende parte alla battaglia contro gli ultimi processi di stregoneria: un suo pamphlet circola in Austria e in Baviera, dov'è tradotto e ampiamente discusso. Vive a lungo a Bolzano presso il cancelliere bibliofilo Francesco Rosmini ed è chiamato quindi all'università di lnnsbruck negli anni delle riforme e dei dibattiti sul giusnaturalismo: nella capitale tiro lese Graser insegna filosofia morale, storia e infine patristica, rivestendo al tempo stesso il ruolo di bibliotecario cesareo. Raggiunge con i suoi carteggi importanti esponenti della cultura italiana ed europea: per esempio, il nunzio apostolico Giuseppe Garampi, leader indiscusso della cosiddetta «internazionale ultramontana», con cui resta in contatto fino alla vigilia della morte. Da lnnsbruck scrive quasi quotidianamente agli amici Baroni Cavalcabò, ai Vannetti padre e figlio, a Francesco Saibante. Dopo il rientro a Rovereto, nel 1779, il teologo massone Karl Schwarzl lo tiene al corrente delle novità in atto in Austria.
Franco Venturi ha dedicato a Graser parole lusinghiere definendolo «uno dei tramiti attraverso i quali si collega in quelle terre [il Trentino] lo spirito critico di Tartarotti con la volontà illuministica di Carlantonio Pilati». Un giudizio impegnativo, formulato trent'anni fa, al quale tuttavia non è seguito alcuno studio approfondito ed organico, in grado di collocare correttamente il roveretano nella cornice della storia della cultura del Settecento europeo.
Questo è l'obiettivo della giornata di studi, che riprende e approfondisce le riflessioni da tempo dedicate, per iniziativa dell' Accademia degli Agiati, all'elaborazione in area trentina dei momenti più rilevanti del pensiero italiano ed europeo nel secolo dei Lumi.

P R O G R A M M A:

ore 9.00 - Prima sessione
Presiede: Stefano Ferrari (Accademia degli Agiati)
Saluto del Presidente dell'Accademia Roveretana degli Agiati Livio Caffieri
Serena Luzzi (Università di Trento): Giovanni Battista Graser: lineamenti di una biografia intellettuale
Hans Heiss (Archivio provinciale, Bolzano/Südtiroler Landesarchiv, Bozen) Il precettore e il bibliofilo. Giovanni Battista Graser nella Bolzano di metà Settecento
Pasqualino Masciarelli (Pisa) Spunti dai manoscritti di etica
Elisabeth Garms-Comides (Università di Graz) Il carteggio Giovanni Battista Graser -Giuseppe Garampi
Mario Allegri (Università di Verona) Graser poeta: versi encomiastici e «pazzie di versi»

ore 15.00 - Seconda sessione
Presiede: Mario Allegri (Università di Verona)
Albrecht Burkardt (Università di Lione) 'Il convento stregato'. Il caso di Anna Maria Singer alla luce delle recenti indagini storiografiche
Stefania Stoffella (Università di Perugia) Il diritto naturale nella corrispondenza e negli scritti di Giovanni Battista Graser e di Clemente Baroni Cavalcabò
Gian Paolo Romagnani (Università di Verona) Il carteggio Giovanni Battista Graser - Clemente Baroni Cavalcabò
Emst Wangermann (Università di Salisburgo) Josephinismus und katholische Aufklärung im Umkreis der Universität lnnsbruck
Diego Quaglioni (Università di Trento) Considerazioni conclusive


organizzazione: Accademia Roveretana degli Agiati - in collaborazione con l'Università degli Studi di Trento Dipartimento di Scienze Filologiche e Storiche Dipartimento di Scienze Giuridiche