Avete mai provato ad essere donne?
Spettacolo teatrale di Gabriele Biancardi a sostegno del Servizio LILT per l'accoglienza bambini
Le vicende e le riflessioni di una ragazza in un mondo lavorativo ed emozionale tutto al maschile. Un monologo divertente e spensierato, che mette anche in luce i paradossi della società attuale, interpretato dalla voce di Beatrice Uber e dalla musica dal vivo del Gruppo "Punto Gezz" (L. Novembre voce, G. Biancardi batteria, P. Cristofolini pianoforte, A. Masella contrabbasso, L. Rubertelli sassofono).
Il Punto Gezz
Avete mai provato ad essere donne?
di Gabriele Biancardi
con Beatrice Uber
regia di Gabriele Biancardi e Laura Novembre
Andrea è la quarta figlia, femmina, di una normalissima famiglia italiana. Il fatto è che il padre aspettava il maschio! Quindi Andrea, oltre al nome, vivrà sulla sua pelle qualche aspettativa che proprio non le appartiene.
Dal concepimento fino alla maternità, un viaggio nel mondo femminile visto proprio dalla protagonista, che racconta, aiutata dalla musica de Il Punto Gezz, unadolescenza piuttosto divertente e variegata. Un padre che alla fine si rassegna al poker di femmine e cerca di minimizzare i danni costruendo un bagno tutto per sé! Ma Andrea va oltre, oltre agli episodi, una lucida lettura di quello che le donne sono costrette a vivere in un mondo costruito per gli uomini. Un confronto forse un pochino impietoso, ma sicuramente realistico.
Si ride, ci si ritrova in certe situazioni raccontate, ma alla fine si fanno i conti con una tristezza di fondo, nata dal malgoverno maschile che forse, con molte più quote rosa, potrebbe alleggerire molte tensioni.
La serata è ad ingresso libero ma per chi volesse lasciare un contributo, assai gradito, segnaliamo che i fondi raccolti saranno destinati al Servizio di Accoglienza per gli ammalati a cui l'Associazione si dedica.
In particolare LILT si sta preparando ad aiutare tutti coloro che, in seguito all'avvio del nuovo Centro di Protonterapia, ci si aspetta arriveranno a Trento da tutta Italia. Il servizio sarà particolarmente importante perché si prevede l'afflusso di molti bambini ed adolescenti, poiché questo tipo di terapia si è dimostrata essere particolarmente indicata per le loro patologie oncologiche.
L'accoglienza di bambini accompagnati dai genitori è in genere particolarmente impegnativa: per il loro benessere è necessario garantire il massimo confort in un ambiente familiare e sereno in cui riposare dopo le terapie e per i 15-20 giorni di domicilio a Trento richiesti da un ciclo di cure di protonterapia.
Presso la Casa Accoglienza LILT i genitori potranno usufruire di una struttura non asettica o sovraffollata ma che ricorda l'ambiente casalingo, anche con spazi e attrezzature utili per l'igiene personale, il bucato, la cucina, ecc. per ripetere quei gesti quotidiani e familiari che danno sicurezza, equilibrio psicologico e la tranquillità di potersi dedicare interamente alle necessità del figlio ammalato.
E' anche fondamentale assicurare ai genitori un adeguato sostegno professionale, per aiutarli a trasmettere serenità e fiducia ai loro bambini. LILT metterà a disposizione il Servizio di Sostegno Psicologico, già attivo, quale ulteriore aiuto.
Per informazioni contattare
LILT, tel. 0461.922733, info@lilttrento.it, www.lilttrento.it
organizzazione: LILT Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori