Ay l'amor

Teatro

Trento Estate 2009
teatro

Teatro Due Mondi
Ay l'amor
direzione musicale Antonella Talamonti
regia Alberto Grilli
con Stefano Grandi, Federica Belmessieri, Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Maria Regosa, Renato Valmori
musiche originali Antonella Talamonti

È una complessa sequenza di canti quella che ascoltiamo, voci del repertorio della tradizione del sud Italia e composizioni create sul tema dell'amore.
A cantare e raccontare l'amore ci sono i 6 personaggi in scena, Angeli Custodi che ci introducono ai temi delle canzoni attraverso episodi e riflessioni che scorrono davanti agli occhi di chi guarda come fossero istantanee incollate sull'album di fotografie della loro vita.
Gli attori salgono e scendono scale che li elevano sopra le teste degli spettatori (ma dove portano questa scale, forse fino al Paradiso…?), indossano maschere bifronti che mostrano volta a volta il viso dell'Angelo che racconta oppure - nei volti immobili, nelle facce di bambole inanimate, quasi grottesche nella loro fissità - degli Angeli nella loro vita raccontata. (o, se è più chiaro, "nella sua vita passata")
Visi ed espressioni moltiplicate danno vita a prospettive sorprendenti e i personaggi, così come è nella vita reale, possiedono due volti, o forse più di due: la gioia e il dolore, la conquista e l'abbandono, la speranza e la delusione, la vita e la morte.
Tableaux vivants si formano sul fondo delle canzoni, le azioni coreografiche e le gag che legano i personaggi si compongono e si disfano, comiche situazioni si alternano a intensi momenti poetici.
Le canzoni si alternano a semplici azioni sceniche che ci aiutano, senza parole, a capire le situazioni, a immaginare i racconti, a riconoscere e rivivere da spettatori la nostra storia, le nostre emozioni. Gli attori accompagnano il canto creando il tappeto musicale sia con l'utilizzo di strumenti tradizionali come la fisarmonica, sia adattando alle loro esigenze tutto quanto capita loro sottomano, come martelli, o brocche…
Ogni tanto la vita reale, fatta anche di altri amori e di altre passioni (politiche?) affiora e prende forma, ma viene immediatamente trasfigurata in metafora d'amore per un uomo, una donna.


organizzazione: Comune di Trento - Centro Servizi Culturali S. Chiara