Bambinacci
Stagione Teatrale di Riva del Garda e Nago-Torbole 2007/2008
Politeama Mancini e La Casa dei Racconti
Bambinacci
di Duccio Camerini
con Amanda Sandrelli, Duccio Camerini e Daniele Russo
e con Angela Sajeva e Beatrice Orlandini
scenografia Duccio Camerini e Fabiana di Marco
costumi Claudia Scutti
musiche di Pino Cangialosi
aiuto regia Alfonso Sessa
organizzazione Stefano Pironti
Un collegio-orfanotrofio-riformatorio per bambini che non hanno famiglia, bambini difficili, estremi, bambini sbagliati.
Un posto dove gli adulti tentano di liberarsi di quei piccoli che non riescono a stare nel seminato stabilito e previsto per loro.
Una storia che è anche un ballata sulleterno confronto adulti-bambini, sulla linea dombra che li divide. Insieme allinnocenza, quella cosa che una volta persa, è persa per sempre.
Ma non tutti i bambinacci sono in questa situazione, e per questo giocano ancora, credendoci testardi, al gioco delle loro vite.
Fuori dal collegio, nel mondo di fuori, cè una guerra.
Una delle occupazioni ricorrenti degli adulti.
Una delle tante di un passato non lontano.
Il mondo degli adulti straripa così nel collegio: ledificio dovrà essere abbandonato. Ma dove andranno a finire i bambinacci?
I più fortunati (i più presentabili) finiranno servi nelle case dei ricchi, ma gli altri tutti in fabbrica, in miniera, nella guerra.
In lista dattesa per una morte non lontana.
Allora i bambini si uniscono e decidono di ribellarsi.
Non vogliono obbedire ai piani che i grandi hanno su di loro.
E anche se la Storia è fatta dagli adulti, i bambini si mettono in marcia con i loro piedi.
Bambinacci si ispira ad un fatto realmente accaduto, ed è la cronaca di una sollevazione contro il mondo dei grandi. E la storia di unevasione, narrata a posteriori da quei bambinacci, a loro volta diventati donne e uomini, che si sforzano oggi di non battere gli stessi sentieri di chi li ha preceduti. Dopo Mondo Secondo e Scoppio damore e Guerra , il nuovo spettacolo di Duccio Camerini, un nuovo viaggio nellemozione e nella memoria.
Nota dell'autore:
Bambinacci è il mio primo spettacolo non narrato dopo una decina danni di lavoro della compagnia sul teatroinascolto, la nostra modalità di racconto. Perché questa scelta? Come tutte le mie scelte di scrittura, è stata una scelta di pancia. Il racconto qui mi sembrava una scorciatoia, volevo che questi personaggi, bambini prigionieri di uno sperduto orfanotrofio, non fossero liberi di esprimersi, e incontrassero molti impedimenti sul loro cammino per liberarsi della loro infanzia, volenti o nolenti che fossero. Bambini in contrasto con un mondo intero, che cospira per non essere capito. Ho cominciato a scrivere pensando ad una storia di bambini emarginati, che poi vuol dire emarginati al quadrato, perché ogni bambino in fondo lo è. Ma oggi credo che si tratti della cronaca della scoperta, e della salvaguardia, di quella corda pura e sacra dentro di noi, senza la quale è impossibile vivere in modo decente. Bambinacci rielabora una storia per metà vera e per metà leggendaria, e inaugura il progetto Mitofficina della Casa dei racconti, uno studio sullelaborazione di nuovi miti.
Biglietti:
Sportelli delle Casse Rurali Trentine dal 12 novembre fino al giorno dello spettacolo
Al Palazzo dei Congressi, la stessa sera dello spettacolo, dalle ore 19.30
organizzazione: Comune di Riva del Garda Assessorato alla Cultura - Comune di Nago Torbole - Coordinamento Teatrale Trentino