Baran
Global March: la valle di Fiemme contro la schiavitù minorile
L'Asia è il continente dove il lavoro infantile non solo è numericamente maggiore, ma rappresenta un vero e proprio modello produttivo. Senza considerare il lavoro agricolo svolto dai bambini nell'ambito di un'economia familiare di sussistenza, i bambini asiatici si dedicano a ogni tipo di produzione, in genere nel settore cosiddetto informale, cioè del lavoro nero e di subappalto: piantagioni, concerie, cave, miniere, laboratori tessili e di giocattoli, fornaci, edilizia, commercio, lavoro domestico e selezione dei rifiuti.
Nel continente asiatico, precisamente in Iran, è ambientato il film Baran, la cui proiezione avverrà a Predazzo mercoledì 12 maggio nellambito della rassegna cinematografica su diritti dei minori Infanzia Bruciata, che a conclusione della prima settimana di appuntamenti (a Predazzo col regista Adriano Zecca, che ha inaugurato la rassegna, a Pozza ed a Cavalese) ha registrato unaffluenza complessiva di circa 200 persone. Baran racconta da storia di una ragazza iraniana che, travestita da uomo, è costretta a sostituire il padre gravemente ferito durante il suo lavoro in un cantiere edile a Teheran
I fondi raccolti in occasione della proiezione serviranno a finanziare il programma integrato di Manitese contro lo sfruttamento del lavoro infantile nello Stato del Tamil Nadu, in India. Lo stato indiano è uno degli stati al Mondo dove si osserva in maniera drammatica la più alta incidenza delle forme peggiori di sfruttamento infantile: si va dalla vera e propria schiavitù per debiti, molto diffusa, che si trasmette per intere generazioni, alla servitù domestica. Si pensi, ad esempio, ai milioni di altri piccoli schiavi nascosti tra le mura domestiche e sottoposti ad ogni tipo di violenza fisica e psicologica, oltre che a lavori estenuanti. Essendo così popolata, l'India ha il maggior numero assoluto di lavoratori fra i 4 e i 14 anni. Il Governo parla di 17 milioni, l'OIL di 44, le ONG ed i Movimenti di almeno 100.000.000.
Iran, 2001
Titolo originale: Baran
Genere: Drammatico
Durata: 94'
Regia: Majid Majidi
Cast: Zahra Bahrami, Hossein Abedini, Mohammad Amir Naji, Abbas Rahimi
In un cantiere di Tehran, alcuni rifugiati afghani forniscono la manodopera a buon mercato. Quando Najaf, si rompe un piede in seguito ad una caduta, traveste la sua giovane figlia Baran da uomo e la sostituisce al suo posto...
organizzazione: Manitese - in collaborazione cooperativa Mandacarù, Bibilioteca Comunale di Predazzo, Università della Terza età e Circolo Pensionati di Predazzo