Bauman e Mazzeo, tra letteratura, sociologia e cultura pop

Venerdì 10 novembre lo SpazioKN di Trento ospiterà la presentazione del libro “Elogio della letteratura” edito da Einaudi e scritto a quattro mani da Zygmunt Bauman e Riccardo Mazzeo. Presente l’autore, da anni residente in Trentino, che con il grande intellettuale del Novecento ha condiviso negli ultimi anni idee, passioni e un'intensa amicizia

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[ Bauman e Mazzeo, tra letteratura, sociologia e cultura pop]

Lo Spazio KN di Trento ospiterà venerdì 10 novembre alle 18 la presentazione dell’ultimo lavoro scritto dal grande intellettuale polacco Zygmunt Bauman insieme all’amico Riccardo Mazzeo, editor e scrittore residente da anni in Trentino. Il libro Elogio della letteratura, edito da Einaudi, esamina la controversa questione della relazione tra letteratura e scienze umane in forma di dialogo appassionato e intenso. “Questo libro nasce dall'amore per la letteratura nutrito per tutta la vita da Bauman e dalla mia passione per la sociologia”, spiega Mazzeo. “Fino agli anni Novanta mi occupavo solo di letteratura e psicoanalisi, ma dopo aver letto il libro di Bauman Modernità e olocausto ho cominciato a interessarmi alle scienze umane e in particolare alla sociologia”.

Bauman e Mazzeo si conoscono nel 2006 a Trento durante il Festival dell’Economia e da allora cominciano a scambiarsi centinaia di mails, incontrandosi nei luoghi più disparati di Europa e partecipando a molte conferenze congiunte. Una storia di amicizia e amore per cultura, testimoniata anche dall’opera Conversazioni sull’educazione, pubblicata nel2012.

“Un giorno Bauman aveva detto che, se fosse stato costretto a trasferirsi su un’isola deserta con un solo libro, avrebbe scelto un romanzo di Musil o Calvino”, continua Mazzeo. “E aveva testimoniato il suo debito nei confronti di Freud. Questo libro intreccia dunque la letteratura con la sociologia, la psicoanalisi con la pop culture, Franzen, Musil, Littell e Proust con la cultura karaoke. Nonostante le molte differenze nei metodi e nel modo di presentare i risultati, i romanzi e i testi di sociologia non hanno scopi diversi. A dire il vero, sono precisamente le loro differenze che le rendono reciprocamente indispensabili e complementari. E questo lavoro ne è la dimostrazione”.

 

Zygmunt Bauman (1925-2017), sociologo e filosofo polacco di origini ebraiche è stato uno dei più influenti pensatori del Novecento. Professore di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia, tra i suoi libri ricordiamo Modernità e olocausto (1992), Modernità liquida (2011 e 2014), Mortalità, immortalità e altre strategie di vita (1992), Le sorgenti del male (2013) e, presso Einaudi, Memorie di classe. Preistoria e sopravvivenza di un concetto (1987) e Stato di crisi (2015, con C. Bordoni).

 

Riccardo Mazzeo, editor storico della casa editrice Erickson, ha tradotto un centinaio di libri da inglese, francese e spagnolo e scrive sulle pagine culturali del «Manifesto». Tra i suoi libri ricordiamo Conversazioni sull’educazione, con Zygmunt Bauman (2012), C’è una vita prima della morte? con Miguel Benasayag (2015), Il vento e il vortice, con Ágnes Heller (2016), Parlare di Isis ai bambini, con Edgar Morin et al. (2016) e Il musulmano e l’agnostico, con Tariq Ramadan (2017).