Bauman spiegato da chi lo conosceva bene: Riccardo Mazzeo
di e con Riccardo Mazzeo
Bauman è stato uno straordinario protagonista del pensiero contemporaneo: le sue intuizioni sulla società liquida hanno ancora un carattere rivoluzionario per la società odierna.Nell’opera di Bauman si riflette tutto il Novecento, con i suoi momenti più bui, e si dispiega un’idea della modernità con la quale non abbiamo mai finito di fare i conti.
La società ci si rivela come un corpo pulsionale, dotato come ciascun individuo di una parte emersa, conscia, dignitosa, e di un’altra parte tumultuosa, fluviale, disordinata. Descriverla non basta: bisogna cambiarla.
Un racconto intimo della vita e del pensiero del più grande sociologo contemporaneo.
Per Riccardo Mazzeo, Zygmunt Bauman è stato un maestro e un amico. Questo suo libro getta luce sui movimenti intimi e reconditi del pensiero e, attraverso lo sguardo di un testimone d’eccezione, del più grande sociologo del nostro tempo restituisce un ritratto da vicino, costruito giorno per giorno.
Il cuore della rivoluzione di Bauman sta nell’idea che la conoscenza di ciò che ci circonda vada declinata in termini di prassi, come era stato per Gramsci. Se la conoscenza si traduce in azione per trasformare il mondo, deve necessariamente farsi partigiana: deve cioè esprimere e difendere valutazioni e corsi di azione che siano in grado di incidere sulla complessità della vita.
Allo stesso modo in cui Max Weber, agli inizi del Novecento, aveva rifondato la sociologia, si può dire che fra il 1990 e il 2017 Zygmunt Bauman ne abbia identificato e sviscerato un nuovo paradigma a cui difficilmente essa potrà sottrarsi dopo di lui. Per certo Bauman, oltre a trasformare la sua disciplina rivitalizzandola e riconferendole lo statuto di scienza sociale veramente feconda, ha trasformato me, che ebbi la fortuna di conoscere la sua opera negli anni novanta. Proprio quando lui, andato in pensione a sessantacinque anni, si era comprato una pipa.
”Riccardo Mazzeo, autore ed editor storico della casa editrice Erickson, ha tradotto un centinaio di libri da inglese, francese e spagnolo e scrive sulle pagine culturali del «Manifesto». Tra i suoi libri ricordiamo ‘Conversazioni sull'educazione’, con Zygmunt Bauman (2011), ‘C'è una vita prima della morte’ con Miguel Benasayag (2015), ‘Il vento e il vortice’ con Ágnes Heller (2016), ‘Parlare di Isis ai bambini’, con Edgar Morin et al. (2016) e ‘Il musulmano e l'agnostico’ con Tariq Ramadan (2017). Per Einaudi ha pubblicato, con Zygmunt Bauman, Elogio della letteratura (2017).
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