Bello di papà

Teatro

Stagione Teatrale di Rovereto 2007 | 2008

Chi è di scena e Diana Or.I.S.
Bello di papà
Commedia in due atti di Vincenzo Salemme
Scene Alessandro Chiti
Costumi Mariano Tufano
Musiche Antonio Boccia
Regia Vincenzo Salemme

con:
Antonella Elia - Marina
Vincenzo Salemme - Antonio
Marcello Romolo - Psicoanalista
Massimiliano Gallo - Emilio
Biancamaria Lelli - L'assistente
Domenico Aria - Attilio, fratello di Antonio
Rosa Mirando - Sheila, moglie di Attilio
Antonio Guerriero - L'odontotecnico
Roberta Formilli - La paziente
Adele Pandolfi - La mamma di Antonio
Franco Cortese - Signor Stoppini

Quasi tre ore di esilarante spettacolo cui fanno da cornice un’eccellente scenografia, un cast di validi attori e una storia divertente in cui si amalgamano bene leggerezza e riflessione, in cui momenti di autentica comicità ed incontenibili risate si alternano a circostanze più seriose di valutazione. Scritta e diretta dallo stesso Salemme, ne mette in luce le indubbie doti di attore dalla mimica travolgente e dall’intesa espressività.
Si parla di un uomo, Antonio (interpretato da Vincenzo Salemme), dentista di professione, che messo un po’ alle strette dalla fidanzata Marina, sua compagna da dodici anni e desiderosa di avere un figlio, si ritrova travolto dalla sindrome di “Peter Pan”, dalla paura di crescere, di doversi assumere delle responsabilità da uomo adulto e maturo, lui che è abituato ad avere il suo tempo libero, i suoi spazi, a coltivare i suoi hobby, le sue passioni, spaventato (anzi, direi quasi terrorizzato!) dalla possibilità che l’arrivo di un neonato possa sconvolgere tutto il suo mondo.
Insomma, Antonio non ne vuole proprio sapere di un figlio e Marina fa di tutto per cercare di convincerlo.
Un giorno però succede che Emilio, suo migliore amico, orfano dall’infanzia, ha una forte crisi depressiva e viene convinto da uno psicanalista da strapazzo che la causa del suo male interiore nasce proprio dalla mancanza della figura paterna nel periodo adolescenziale. Così Emilio, seguendo una cura a base di sedativi ed ipnosi che lo riportano indietro nel tempo, inizia a comportarsi come un bambino di sette anni (età in cui ha perso i genitori) e si presenta a casa di Antonio, convinto che il suo caro amico sia l’unica persona adatta a fargli da padre. Da qui ha inizio tutta una serie di gag, equivoci, colpi di scena, caos di ruoli e situazioni paradossali in cui si alternano i vari personaggi (subentrano anche familiari ed amici) in un turbinio di sentimenti contrastanti.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti:
• Servizio Primi alla prima presso sportelli delle Casse Rurali Trentine a partire da 20 giorni prima della data dello spettacolo
• Biglietteria Auditorium Melotti il giorno dello spettacolo dalle ore 20


organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura