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Mostra

Importante esposizione sul tema dell’infanzia realizzata in collaborazione con il MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, l’Associazione provinciale degli Artigiani e la Provincia autonoma di Trento.
La mostra è articolata in due sezioni che occupano le sale affrescate dei quattro piani dI Palazzo Assessorile.

La prima sezione, dal titolo "Innocenza di sguardi. Maternità e infanzia nelle collezioni del Mart" a cura di Daniela Ferrari, presenta trenta opere di pittura e scultura dedicate al tema dell’infanzia e della maternità, tutte appartenenti alle collezioni del MART. Lungo un arco cronologico che parte dalla fine dell’Ottocento, con le terrecotte di Andrea Malfatti, i dipinti di Antonio Rotta, Eugenio Prati e la scultura in cera di Medardo Rosso, il percorso espositivo presenta una serie di ritratti di bambini e bambine, spesso figli degli stessi artisti, come nel caso delle opere di Adriana Bisi Fabbri e di Leonardo Dudreville, che divengono protagonisti del quadro con i loro sguardi innocenti e incantati o purtroppo già adulti. Il contrasto tra il capolavoro Beethoven di Felice Casorati (1928) e Il randagio di Cagnaccio di San Pietro (1932) è esemplare di due modalità completamente opposte nella rappresentazione dell’espressione nelle figure infantili. Il rapporto madre-figli è rappresentato da opere come La moglie di Balla con la figlia di Umberto Boccioni (1906) o dalle Maternità di Umberto Moggioli (1916-1917), di Gino Pancheri (1935), di Massimo Campigli (1949), per giungere alla piccola Maternità (1982) di Paolo Vallorz.

La seconda sezione, dal titolo “Per cullare un’idea. Incontro tra architetti ed artigiani“, a cura di Pier Dal Ri, mette in esposizione 22 culle disegnate da architetti e realizzate dai migliori artigiani utilizzando il legno dei boschi del Trentino. Le variabili in gioco sono l’astrattezza della forma ideale e tutte quelle caratteristiche che partecipano dell’identità della materia: i cromatismi, la grana tessiturale della superficie, la capacità di catturare e rifrangere la luce, il peso, la solidità, la risposta ai requisiti prestazionali, l’attitudine a trasmettere la totalità delle suggestioni. Una sala sarà inoltre dedicata ad alcune culle artigianali e storiche, pensate, progettate e realizzate dalle famiglie delle valli del Noce, per dare il benvenuto ai piccoli che hanno riempito le case ed i cuori.

I visitatori troveranno a piano terrà “Lo scrigno di Palazzo Assessorile”, uno spazio dove è possibile ammirare ed acquistare oggetti unici, ispirati agli affreschi del Palazzo ed alle sue mostre, realizzati da GSH, dalla Cooperativa Sociale Aquilone e dall’Accademia Anaune delle Valli del Noce. Nella piazza antistante Palazzo Assessorile, il Servizio Conservazione natura e Valorizzazione ambientale ha realizzato un’installazione che richiama i temi della mostra.

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Didascalia immagini:
Massimo Campigli - Madre e figlia, 1949 - Mart, Collezione L.F.
Achille Funi - Ragazzo con le mele, 1921 - Mart, Collezione Volker W. Feierabend