Beppe Severgnini
Signori, si cambia.
In viaggio sui treni della vita
Il viaggio più affascinante è un viaggio antico, graduale, privato e sociale insieme: il viaggio in treno. I treni aiutano a pensare. Tutti i grandi viaggi – dai pellegrinaggi cattolici al Grand Tour, dalla prima partenza con gli amici al viaggio di nozze – sono, in fondo, una scoperta di se stessi: il panorama che c’interessa sta dentro di noi. Il treno esenta da responsabilità, consente di restare passivi senza sentirsi pigri. Possiamo lavorare e riposare. Possiamo parlare, quando siamo stanchi di leggere. E sognare, quando siamo stanchi di parlare. L’autore ha un nome per tutto questo: la terapia dei binari. Dopo il bestseller La vita è un viaggio Beppe Severgnini ci conduce attraverso gli
USA dall’Atlantico al Pacifico (due volte, passando da nord e passando da sud); segue le rotaie da Mosca a Lisbona; taglia l’Europa in verticale (da Berlino a Palermo) e l’Australia in orizzontale (da Sydney a Perth).
Tra tutti – confessa – il viaggio più emozionante e istruttivo è quello attraverso gli USA con Antonio, il figlio ventenne (da Washington DC a Washington State).
Beppe Severgnini è editorialista del “Corriere della Sera” e contributing opinion writer per “The New York Times”. Ha scritto a lungo per “The Economist”. Tutti i suoi libri sono bestseller, da “Inglesi” (1990) a “La vita è un viaggio” (2014). “La testa degli italiani” (2005) è tradotto in quindici lingue. Ha ricevuto alcuni premi e detiene una sola presidenza, quella dell’Inter Club di Kabul.
Conduce Fausta Slanzi, giornalista