Betlem. Il presepio nella tradizione mitteleuropea

Mostra

Natale al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina San Michele all’Adige

12 dicembre ore 17.00

• Inaugurazione della mostra Betlém. Il presepio nella tradizione mitteleuropea
in collaborazione con il Tiroler Volkskunstmuseum di Innsbruck (Austria) e il Třebechovické Muzeum Betlémů di Třebechovice pod Orebem (Repubblica Ceca)
Vengono dalla contea del Tirolo e dall'antico regno di Boemia, i 30 presepi risalenti al XVIII, al XIX e al XX secolo esposti presso il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina dal 12 dicembre 2010 al 2 febbraio 2011 nella mostra: "Betlém. Il presepio nella tradizione mitteleuropea", realizzata in collaborazione con il Tiroler Volkskunstmuseum di Innsbruck (Austria) e il Třebechovické Muzeum Betlémů di Třebechovice pod Orebem (Repubblica Ceca).
La mostra resterà aperta fino al 2 febbraio 2011
con orario 9.00 - 12.30 / 14.30 - 18.00
chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1° gennaio
Accompagnamento musicale a cura di Al Tei – Compagnia del Bambin

• Inaugurazione della XII edizione di Finestre sul Natale, presepi e motivi natalizi nelle finestre del centro storico di San Michele all’Adige a cura della Pro Loco di San Michele all’Adige

• Presepio vivente di San Michele all’Adige

Laboratori didattici natalizi al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina
23 dicembre
ore 14.30-16.30 Angioletto di lana cardata e realizzazione di presepi di carta boemi

29 dicembre
ore 14.30-16.30 Coroncina di Buon Anno e realizzazione di presepi di carta boemi

5 gennaio
ore 14.30-16.30 Streghetta di foglie di mais

In collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di San Michele all’Adige
I laboratori sono rivolti a ragazzi dagli 8 ai 13 anni
Iscrizioni presso la biblioteca comunale di San Michele all’Adige dal 13 al 20 dicembre.

Didascalie immagini
Natività, adorazione dei pastori, adorazione dei re magi
autore: Antonín Šír
provenienza: Levínská Olešnice
epoca: 1920 circa
materiale: legno
dimensioni: base: 180,5 cm, altezza: 73 cm, profondità: 52,5 cm
proprietà: Třebechovické Muzeum Betlémů

Natività e adorazione dei pastori
provenienza: Tirolo
epoca: XIX secolo, prima metà
materiale: legno, vetro
dimensioni: base: 34,5 cm, altezza: 48,7 cm, profondità: 13 cm
proprietà: Tiroler Volkskunstmuseum

Betlém. il presepio dal Trentino alla Boemia.
di Giovanni Kezich

Inventato secondo la tradizione da Francesco d’Assisi nel 1228 nel paesino di Greccio non lontano da Rieti, verosimilmente a partire da preesistenti ritualita popolari centrate su una rappresentazione beneaugurante della nativita in un contesto semimagico di arcaicita pastorale, il presepe o presepio – le due voci sono equivalenti: e in alcune valli del Trentino, per dire la “greppia” si dice ancor oggi la “preseo” o “predef” – diventa presto tutt’uno con l’attitudine positiva della religione cattolica circa l’uso didattico, evocativo e propriamente sacrale delle immagini.
Cosi, troviamo il presepio bene attestato in tutta l’area della cattolicità, nell’Italia peninsulare e ovunque, salvo diventare, in area mitteleuropea, un vero e proprio blasone distintivo che demarca chiaramente il mondo cattolico da quello contiguo transitato al protestantesimo. Qui, nell’eta barocca al di qua e al di la delle Alpi (ma si vedano a questo proposito i due saggi che seguono di Naděžda Bonaventurova e di Herlinde Menardi), il linguaggio del presepe si arricchisce di suggestioni e di marchingegni scenotecnici, e si espande fino ad abbracciare episodi dell’intero percorso del Nuovo Testamento: non solo la Natività e l’Adorazione dei Magi quindi, ma anche l’Annunciazione di Maria, la Circoncisione, le Nozze di Cana e soprattutto la Passione, laddove non e raro trovare questi episodi combinati e rappresentati insieme in un unico grande diorama.
Per questa mostra, che parte da una regione, il Trentino, caratterizzata in proprio da un’importante tradizione presepistica, con punte di eccellenza a Tesero in val di Fiemme e in tanti altri luoghi, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina ha cercato la collaborazione di due importanti realtà consorelle, il Tiroler Volkskunstmuseum di Innsbruck, forte di importanti raccolte svolte anche nel Trentino a partire dal 1888, e il Třebechovicke Muzeum Betlemů di Třebechovice pod Orebem, un piccolo paese della Boemia orientale, che ospita il grande presepio meccanico di Josef Probošt, forte di oltre 2000 tra figurine e congegni, uno dei maggiori al mondo. Cosi, con il prestito molto generoso di una certa quantità di materiali anche di notevolissimo pregio, si e voluta sottolineare l’affinità tra tre nazioni che erano un tempo parte di uno stesso Stato, e tra le quali non e difficile riconoscere, almeno per quanto riguarda la cultura del presepe, continuità evidenti di linguaggio e di stile.
Un’altra affinità importante e quella che intercorre tra presepio e museo etnografico: infatti, il presepe, a ben guardare, e un museo etnografico. Cosi, accanto alle figure canoniche, agli angeli, ai magi e ai pastori, da sempre nel presepe viene rappresentata la vita popolare, con i suoi artigiani operosi e umili che ne costituiscono altrettante comparse obbligate – l’arrotino, il tessitore, il vasaio, il maniscalco, il fabbro, il falegname, il tornitore e tanti altri – proprio come nel Museo pensato dal boemo – e all’apparenza laicissimo – Šebesta tanti anni fa. Perchè, se il presepe e anche un po’ museo etnografico, ovvero e una rappresentazione stereotipa ma efficace degli usi e costumi del popolo, il museo e a sua volta anche un po’ un presepe, nel quale la piccola folla degli artigiani e degli antichi mestieri che vi sono rappresentati con i loro attrezzi, con le loro macchine ingegnose e con i loro manufatti, in realtà fa da contorno e da sfondo all’emergere, in posizione centrale, di un concetto di umanità, all’incarnarsi di un Verbo.
Cosi, abbiamo voluto dare a questa mostra lo stesso nome che in lingua ceca indica il presepio, certi che tutti l’avrebbero capito al volo: Betlem


organizzazione: Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina