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Tra memoria e dialogo
Esposizione Collettiva delle due artiste Maria Giovanna Speranza e Viviana Puecher.
Maria Giovanna Speranza
Maria Giovanna Speranza, pittrice perginese ma originaria di Grumo di San Michele allAdige, è unartista eclettica nella tecnica e attratta dalla sperimentazione, in un perfetto equilibrio che regola effetti e narrazione pittorica. Predilige paesaggi e ritratti eseguiti con abile tocco pittorico fatto di storia, memorie e meditazioni. I suoi dipinti affollati di antichi edifici e volti interessanti, sono mossi da un continuo dinamismo, in una memoria vitale e pulsante che trova la sua massima espressione in decisi colpi di spatola e materiche pennellate guidate dalla grande esperienza acquisita negli anni. Dal 2004 è rappresentata dallo Studio dArte Astrid Nova di Pergine, che le ha riservato uno spazio espositivo permanente e dal 2005 opera attivamente nel direttivo dellAssociazione Area Arte La Musa. Tre le ultime esposizioni trentine dellartista, «Montagna Immaginata», Esposizione collettiva degli artisti F.I.D.A. per la XXII Fiera Internazionale della Borsa Montana, Manifesta7 Biennale dArte Contemporanea e «Giò» al Palazzo della Regione. Nel 2009 espone in «Ricordi, Vita, Speranze, Attese», lopera «Speranze» vincitrice dellomonimo concorso con relativa pubblicazione.
Viviana Puecher
Viviana Puecher indaga sullevoluzione dello spazio che fonda una nuova «tradizione» staccandosi dalla classica scultura o installazione alla ricerca di una elasticità di senso e di funzione. Il suo stile pittorico è giocoso e divertente, contaminato da illustrazione e fumetto e nel 2009 da vita alla serie di Enfantes Terrible, piccole bambine dispettose esposte anche a Manifesta7, Biennale Internazionale s d Arte Contemporanea. Nel 2011 vince il bando destinato alla realizzazione dellopera darte per il nuovo Edificio Polifunzionale di Dambel, nel 2012 realizza unopera darte ambientale per Ledro Land Art e da lì in poi il suo interesse si dirigerà sempre più verso larte pubblica e la Land Art. Si manifesta così un fascino verso la rinuncia al controllo totale sullopera e la propensione allampliarsi delle variabili che su questa possono agire. Nel frattempo, espone alla collettiva «Giuseppe Sartori, un trentino alla corte di Warhol» presso la Fondazione Galleria Civica di Trento, che non si presenta come una semplice mostra ma è anche un esperimento di manipolazione mediatica.
www.astridnova.com
telefono 0461 512222
con il patrocinio del Comune di Trento