Bianconatal
Stefano Cagol e Luca Coser sono nuovamente protagonisti della scena trentina dopo le mostra monografiche a loro dedicate rispettivamente dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea, nella cornice di Palazzo delle Albere, e dalla Galleria Civica di Arte Contemporanea. Due giovani artisti emergenti, dunque, di simile formazione espressiva che utilizzano però mezzi dissimili per comunicare la lettura della quotidianità e per vivere il presente.
Stefano Cagol (Trento, 1969) utilizza nella sua ricerca il video e la fotografia. Nascono immagini meccaniche, ripetute e proiettate, colorate o senza pigmento, che affondano nel nostro immaginario. Sono riscritture reali di eventi, appunti di viaggio unici e mutevoli, come racconti di situazioni naturali che si modificano, fino ad annullarsi nei limiti del paesaggio. Le sequenze sembrano seguire il rumore delle nuvole, il trascorrere delle luci, la mutevolezza dell'inquadratura. La velocità dei video contrasta con le sequenze della fotografia dove l'immagine si frantuma in differenti riquadri modificati nel colore e nella forma, là dove lo stesso soggetto sembra ripetersi senza fine.
Luca Coser, uno dei giovani artisti trentini più significativi, nasce a Trento nel 1965. Nell'83 si iscrive all'Accademia delle Belle Arti di Venezia al corso di pittura tenuto da Emilio Vedova. Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1987, con Gustavo Giulietti. Dal 1997 è assistente alla Cattedra di Anatomia artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel '99, su commissione del Museo Tridentino di Scienze Naturali, progetta l'immagine e le illustrazioni di "Diluvio", racconto dello scrittore Giacomo Sartori. Per la mostra alla Galleria Civica (2000) "Perfetti lunatici" Coser ha realizzato 5 opere in resina epossidica di grandi dimensioni (250x250) e 200 disegni.