Biblioteca vivente. Lib(e)ri oltre le sbarre
A Riva del Garda torna, dopo le due fortunate edizioni del 2018 e del 2019, la Biblioteca vivente. Si potrà conversare a tu per tu in maniera informale con i «libri umani», ovvero persone che nella quotidianità non avrebbero occasione di incontrare e che spesso sono oggetto di pregiudizi e discriminazioni. In questo caso saranno principalmente detenuti o dimessi, ma potrebbero essere anche familiari, volontari e operatori istituzionali e non degli istituti penitenziari. La partecipazione è libera. L’evento si intitola «Biblioteca vivente. Lib(e)ri oltre le sbarre».
Partendo dal presupposto che ogni opera ha un proprio inestimabile valore, il progetto offre la possibilità di «sfogliare» dei libri assai preziosi poiché consente di «prendere in prestito» per un tempo stabilito un «libro umano».
Nata in Danimarca negli anni Ottanta, il progetto «Biblioteca vivente» rappresenta uno scambio umano innovativo che promuove il dialogo, abbatte stereotipi e pregiudizi. È riconosciuta dal Consiglio d’Europa come buona prassi per il dialogo interculturale e come strumento di promozione dei diritti umani. Nella realtà, infatti, le categorie non esistono, esistono solo persone con le loro storie personali, le loro scelte e i motivi che le hanno determinate. Grazie alla Biblioteca vivente i «lettori» possono entrare in contatto con persone con le quali nella quotidianità non avrebbero occasione di confrontarsi.