Biondini Girotto Duo
Garda Jazz Festival 2009
Main Programme
Biondini Girotto Duo
Javier Girotto sax soprano, baritono, flauti
Luciano Biondini fisarmonica
Non è certo la prima volta che il jazz e le tradizioni argentine sinnamorano fino a finire in un abbraccio vigoroso, simile a un tango impetuoso e improvviso. Non è néanche la prima volta che la fisarmonica, strumento popolare (se così si può dire), portando nel suo corpo leco di un misto di tutti i folclori del mondo, simbaldanzisce a uscire con delizia del suo universo tradizionale. Ma litaliano Luciano Biondini e largentino Javier Girotto, sublimi nella loro liricità e melodiosità, senza cercare di rinnovare questo tipo di conversazioni intimiste, hanno la sensibilità e il talento di alzare questo esercizio di «stile» al suo grado più alto di compimento estetico e di poesia sentimentale.
Insieme i due artisti propongono una musica originale, regalandoci « nuovi ponti tra il jazz e il tango ». Improvvisazione libera e scrittura neoclassica. È presente, profonda, molta malinconia e raffinatezza in questo universo musicale che si rivolge tanto allanima quanto allintelligenza. Il duo si è formato nel 2000 e si è esibito nei più importanti festival jazz europei ( Berlino, Coutances, Triennale di Colonia, Vienna, Clusone, Villa Celimontana, Fandango Festival, Auditorium S.Cecilia di Roma, Bergamo Jazz, Monaco, al Festival di Jazz Italiano a Buenos Aires, e molti altri). Nel 2002 registrano il loro primo disco El Cacerolazo per letichetta italiana Philology, dedicato alla popolazione argentina ( El cacerolazo è appunto un modo di protesta pacifica che gli argentini hanno promosso più volte marciando per le strade sbattendo delle pentole). Recentemente è uscito il loro secondo disco Terra Madre per letichetta tedesca ENJA. Questo ultimo lavoro testimonia la continua crescita artistica di questi due musicisti, sia nelle loro composizioni, sia nel linguaggio espressivo. La loro musica prende le mosse sia dall Argentina che dalla musica mediterranea , il tutto concepito come terreno di ricerca verso il coinvolgente lirismo e calore di una musica che supera i confini del jazz. Una grande intesa e unenergia straripante sono componenti fondamentali delle loro performance.
Di nascita argentina, ma dalle chiare origini italiane, Javier Girotto è approdato nel nostro Paese più di dieci anni fa, e se ne è invaghito al punto di fermarsi e stabilire qui la base della sua attività artistica: Mi innamorai così tanto dellarte italiana, delle persone, del clima, del cibo e, perché no, delle donne, da scegliere Roma come mia città. E non cè dubbio che per la scena jazzistica nazionale sia stato un bellacquisto: le sue intense improvvisazioni al sax soprano, dalla fisionomia inconfondibilmente latina, percorse da unenergia davvero vulcanica, si sono intrecciate in modo prolifico a quelle di numerosi jazzmen italiani, tra cui Roberto Gatto e Rita Marcotulli. Già nelle passate edizioni del Garda Jazz Festival, proprio con i gruppi della Marcotulli e di Gatto, abbiamo potuto apprezzare le sue qualità di solista torrenziale e schietto. Ma non bisogna dimenticare il suo lavoro nel quintetto Aires Tango, del quale è stato fondatore.
Lincontro con il fisarmonicista umbro Luciano Biondini ha dato vita ad un sodalizio in cui si mescolano diverse influenze sudamericane e mediterranee. Biondini, nato a Spoleto nel 71, ha seguito studi classici e ha poi incontrato il jazz come una folgorazione. È riconosciuto come uno dei più grandi fisarmonicisti del panorama internazionale. Tra le sue collaborazioni più importanti ci sono quelle con il clarinettista Gabriele Mirabassi, sfociate anche in un affiatato duo. Innumerevoli le sue collaborazioni con i più importanti musicisti del panorama jazzistico internazionale, fra i quali troviamo Enrico Rava, Roberto Ottaviano e Tony Scott.
organizzazione: Cooperativa ArteMusica - Ingarda Trentino Spa - P.A.T. Assessorato alla Cultura