Bloody sunday

Cinema

Irlanda/Gran Bretagna, 2002
Durata:107'
Genere: Drammatico
Regia: Paul Greengrass
Cast: James Nesbitt, Tim Pigott-Smith, Nicholas Farrell

Il 30 gennaio 1972 a Derry, in Irlanda del Nord, l’esercito britannico fece fuoco e uccise tredici cittadini inermi che partecipavano a una marcia per i diritti civili. Questo evento, che venne battezzato con "Bloody Sunday", fu un passaggio cruciale nella travagliata storia moderna dell’Irlanda: il conflitto si trasformò allora in guerra civile, sull’onda di questa tragedia molti giovani furono spinti a entrare nelle file dell’IRA e venne avviato un ciclo di violenze che durò venticinque anni

Orso d’Oro a Berlino 2002 quale miglior film

Una delle ferite più profonde del conflitto tra le comunità cattolica e irlandese: la giornata che segnò trent'anni fa l'inizio di una lunga e sofferta guerra civile. Una manifestazione terminata nel sangue, un esercito che difese la legge della violenza. Il racconto di quella giornata e le testimonianze dei protagonisti, in un film per non dimenticare le ingiustizie di ieri e per costruire la giustizia di domani…

Il 30 gennaio del 1972, a Derry, cittadina dell'Irlanda del Nord, l'esercito britannico fece fuoco sui partecipanti ad una marcia per i diritti civili, uccidendone tredici. L'evento fu subito battezzato "Bloody Sunday". A partire da quel giorno, il conflitto già in atto fra cristiani e protestanti si trasformò in una vera e propria guerra civile e sull'onda di questa tragedia molti giovani confluirono nelle file dell'IRA, dando vita così, ad un periodo tragico durato circa venticinque anni.
Il film racconta proprio di quella giornata: dall'arrivo all'alba dei militari fino allo scontro fra questi e la folla di dimostranti.
Ha avuto coraggio Paul Greengrass a voler affrontare un tema che è ancora una piaga sanguinante della storia inglese, ma anche e soprattutto di quella irlandese. La pellicola è strutturata come se fosse una successione di diapositive che si fermano lì sullo schermo e che ti colpiscono dritto allo stomaco. La cinepresa si sofferma sulle storie di Ivan Cooper, protestante, leader del movimento per i diritti civili, di Gerry Donaghy, diciassettenne che vorrebbe poter vivere in pace la sua storia con una ragazza protestante, di Patrick Maclellan, il brigadiere a cui viene chiesto di fermare la manifestazione, e di un giovane radio-operatore del reparto dei paracadutisti che prende parte alla rappresaglia. I tanti primissimi piani, le inquadrature volutamente sfocate o poco centrate, i dialoghi essenziali, fanno di questa pellicola quasi un documentario, un video amatoriale: è questa la sua forza, ciò che la rende così reale da far sì che lo spettatore se ne senta parte integrante. La storia è troppo coinvolgente e gli attori così ben calati nella loro parte che è impossibile non venirne fagocitati, grazie anche all'aiuto della colonna sonora, la ormai celebre "Sunday, Bloody Sunday" degli U2.


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Mezzolombardo