Botticelli il suo tempo. E il nostro tempo
Da un'idea di Vittorio Sgarbi e Eike Schmidt
A cura di Alessandro Cecchi e Denis Isaia
In collaborazione con Associazione MetaMorfosi
Prosegue la linea di indagine del Mart che, superando i limiti temporali, pone a confronto artisti e movimenti di epoche diverse. Protagonista indiscusso del "suo tempo e del nostro tempo" è Sandro Botticelli, presente a Rovereto con un significativo nucleo di capolavori come Pallade e il Centauro, proveniente dagli Uffizi, la Venere della Galleria Sabauda di Torino e il Compianto sul Cristo morto in prestito dal Museo Poldi Pezzoli di Milano.
La prima sezione della mostra, dedicata a Botticelli e alla sua bottega, presenta in modo chiaro ed esaustivo la figura e l'opera dell'artista, tra i prediletti di Lorenzo il Magnifico.
La seconda parte dell'esposizione testimonia, attraverso indiscussi capolavori dell'arte contemporanea dagli anni Sessanta a oggi, come la figura di Botticelli sia stata e sia ancora fonte di ispirazione.
A lui hanno guardato artisti della Pop art italiana, come Mario Ceroli, Giosetta Fioroni e Cesare Tacchi, ma anche in anni immediatamente successivi figure come Michelangelo Pistoletto e Renato Guttuso.
Le influenze di Botticelli si ritrovano nelle opere di artisti internazionali come Fernando Botero, David LaChapelle, Oliviero Toscani, John Currin; rivivono nella moda e nel cinema, invadono le riviste patinate su cui posa Kate Moss e sono coprotagoniste alle foto dell’influencer più importante del mondo, Chiara Ferragni