Brivido*

Teatro

I Teatri Soffiati
Brivido*
Brivido* è un evento/spettacolo da vivere con i sensi [quasi al buio].
Un viaggio indimenticabile dentro all’abitazione immaginaria di Edgar Allan Poe
Ideazione e regia: Alessio Kogoj
Con Alessio Kogoj, Andrea Maccabelli, Paola Carlucci, Silvano Brugnara

Teneramente dedicato ad Edgar Allan Poe (1809-1849)

A duecento anni dalla nascita del poeta e romanziere Edgar Allan Poe nasce l’originale opera Brivido*, una rivisitazione innovativa dedicata a tutti quelli che nonostante l’età hanno ancora paura del buio…
Lo spazio dello spettacolo è una casa immaginaria. Lo spettatore è l’ospite, l’avventuriero che ha scavalcato il cancello nonostante il divieto e si è addentrato nelle stanze. La casa è buia. Sono rimaste poche ragioni, molto sentimento. Un luogo dove regna la suspence, la paura di ascoltare l’ultima parola del racconto...
Nell’uso mirato della voce amplificata e nuda, dei suoni reali e riprodotti artificialmente, delle sofisticate luci e degli oggetti lo spettacolo si addentra in alcuni dei racconti di Poe accompagnando lo spettatore nel dolce gioco del brivido, vicino ad ataviche paure e nella meraviglia dell’oscurità.
Il progetto di ricerca teatrale dedicato (teneramente, come suggerisce il titolo) al poeta e romanziere Edgar Allan Poe, ha scelto la direzione di indagare gli aspetti più reconditi e imprevedibili della natura umana. Portata all’eccesso l’immagine della casa, come metafora della nostra mente dentro la quale prendono forma peregrinazioni dell’anima e indecifrabili pensieri, lo spettacolo è un crogiuolo dove si svolgono e si sciolgono misteriosi avvenimenti di cui soltanto la loro nominazione genera brivido.
Voci, anime e suoni in uno spazio scenico insolito dove la dimensione della parola, in lingua italiana e inglese, apre una relazione di senso e di contatto con la percezione delle emozioni oscure. La chiave poetica dell’operazione spettacolare lascia orizzonti di dolcezza sconfinata dove ogni ascoltatore/visitatore può perdersi e ritrovarsi in un equilibrio di sensazioni intime (interiori), conosciute, a contatto costante con lo spaesamento dello spazio e al tempo indefinito della performance.
Brivido* è un evento/spettacolo creato per raggiungere i sensi e con questi le emozioni dello spettatore.
Un viaggio indimenticabile dentro all’abitazione immaginaria di Edgar Allan Poe.

NOTE SULLO SPETTACOLO

Lo spazio dello spettacolo è una casa immaginaria. Lo spettatore è l’ospite, l’avventuriero che ha scavalcato il cancello nonostante il divieto e si è addentrato nelle stanze. La casa è buia. Sono rimaste poche ragioni, molto sentimento. Un luogo dove regna la suspence, la paura di ascoltare l’ultima parola del racconto…

Il percorso all’interno dell’abitazione, vissuto prevalentemente al buio dagli spettatori, è un fluido susseguirsi di stimoli narrativi accompagnati da brevi proiezioni di luce, immagine e suono. L’equilibrio degli stimoli creati per coinvolgere lo spettatore sono organizzati per favorire la libertà di immaginazione. Il fine è quello di suggerire, più che mostrare, lasciando ad ogni partecipante il compito di vivere come in un sogno l’esperienza teatrale. Dal buio e dal silenzio nascono le suggestioni, particelle sensibili di contatto tra ciò che si sente realmente e ciò che solo si immagina.
Il progetto di ricerca teatrale dedicato teneramente, come suggerisce il titolo, al poeta e romanziere Edgar Allan Poe, sceglie la direzione di indagare gli aspetti più reconditi e imprevedibili della natura umana. Portata all’eccesso l’immagine della casa, come metafora della nostra mente dentro la quale prendono forma peregrinazioni dell’anima e indecifrabili pensieri, lo spettacolo è un crogiuolo in cui si sciolgono e si svolgono misteriosi avvenimenti di cui soltanto la loro nominazione genera brivido.
Nell’uso mirato della voce amplificata e nuda, dei suoni reali e riprodotti artificialmente, delle sofisticate luci e degli oggetti lo spettacolo si addentra in alcuni dei racconti di Poe accompagnando lo spettatore nel dolce gioco del brivido, vicino ad ataviche paure e nella meraviglia dell’oscurità. Voce, anima e suono in uno spettacolo insolito dove la dimensione della parola, in lingua italiana e inglese, apre una relazione di senso e contatto con la percezione delle emozioni oscure. La chiave poetica dell’operazione spettacolare lascia orizzonti di dolcezza sconfinata dove ogni ascoltatore/visitatore può perdersi e ritrovarsi in un equilibrio di sensazioni interiori, conosciute e sconosciute, accanto allo spaesamento dello spazio e al tempo indefinito della performance.
In lingua italiana e inglese.

Se c’è una materia volubile e instabile questa è sicuramente la mente umana. Non conosco altro fenomeno materico così capace di essere al tempo stesso tangibile e inafferrabile. Una meravigliosa esperienza viva e creatrice, la psiche, prende forma in una scatola ossea. Non starò ad elencare le molteplici qualità del cervello o dell’intero sistema nervoso. Il mio scopo è ben ora differente. Vorrei bensì portare l’attenzione vostra verso quei processi, in cui per inspiegabile compassione e ritorsione verso la vita, l’animo umano, a continuo servizio della mente, genera comportamenti alquanto inusuali e sfavorevoli. Azioni impazienti covate nell’ombra delle nostre ore più lugubri laddove il pensiero si è arreso alla pressione dei conflitti e il rintocco funebre del nostro benessere non permette più l’indecisione: o siamo o non siamo. È vano lottare. In quel tempo in cui dobbiamo con ogni nostra facoltà, per forza, cedere. A.K.