Bullo a chi?
Cosa è il bullismo.
Cosa e come fare.
Chi deve fare.
Con questo convegno si intende contribuire a far conoscere il fenomeno del bullismo
Con il termine bullismo si intende una reiterata prepotenza subita da una persona più debole da parte di una persona più forte o di un gruppo. Le prepotenze possono essere di tipo fisico, verbale, psicologico, sociale o di tipo elettronico. Il bullismo non va quindi confuso né con la normale conflittualità tra bambini e tra ragazzi, né con occasionali episodi di violenza.
Nel convegno saranno messi a confronto esperti dei tre principali ambiti operativi coinvolti nella gestione di questo fenomeno sociale.
- Lambito psicologico e sociale che aiuta a comprendere le caratteristiche personali e sociali del bullismo ed a delineare le principali linee guida per la prevenzione e lintervento mirato.
- Lambito educativo e scolastico che rappresenta il contesto dove con maggior frequenza si manifestano gli episodi di prepotenza e dove più facilmente si possono effettuare interventi finalizzati alla sua riduzione.
- Lambito della giustizia minorile che sempre più spesso viene coinvolta quando i comportamenti di bullismo assumono le caratteristiche di reato, e che da molti viene considerata la risposta più desiderata.
Il moderatore oltre che coordinare gli interventi analizzerà il ruolo dei media la cui funzione assume sempre maggiore rilevanza nella società contemporanea, dove spesso lopinione pubblica più
che rapportarsi ai fenomeni sociali si rapporta alla rappresentazione che ne viene fatta nei mezzi di
comunicazione.
Tre sono i quesiti che guideranno il dibattito:
COSA È IL BULLISMO
Il bullismo è un fenomeno a più dimensioni che spesso viene enfatizzato o confuso con altri fenomeni. I mass media utilizzano spesso questo termine come sintesi significativa per parlare di tutte le manifestazioni di disagio, di violenza, di aggressività che riguardano i bambini o i giovani,
contribuendo a creare disorientamento e confusione nellopinione pubblica.
Per affrontare il bullismo occorre innanzitutto riconoscerne i segnali e i comportamenti che lo caratterizzano, distinguendo cause, comportamenti, conseguenze per chi agisce e per chi subisce.
Facendo inoltre attenzione a non stigmatizzare o a enfatizzare atteggiamenti e situazioni che, quasi sempre sono lespressione di un disagio esistenziale, di una fragilità emotiva, di un inadeguato ambiente
familiare, di un contesto di vita non esemplare o poco accogliente.
COME E COSA FARE
Nel bullismo la prevenzione è di fondamentale importanza: se i campanelli dallarme non vengono individuati per tempo, le difficoltà legate a questo fenomeno possono accrescersi e lo sviluppo e lintegrazione sociale di bambini e adolescenti possono essere, con ogni probabilità, compromessi.
Laddove le situazioni sono ormai conclamate è fondamentale intervenire a più livelli, coinvolgendo i bulli, le vittime, gli spettatori e tutti gli altri soggetti coinvolti, adulti compresi.
CHI DEVE FARE
Numerosi possono essere gli interlocutori istituzionali nelle situazioni di bullismo: nella maggior parte dei
casi il sistema scolastico, talvolta i servizi sociosanitari e, nei casi più gravi il Tribunale per i Minorenni e le Forze dellordine (Ufficio Minori delle Questure, etc.).
La scuola anzitutto, in quanto istituzione deputata alla formazione, allistruzione e alleducazione dei giovani, dovrebbe privilegiare gli interventi a carattere preventivo e attivarsi per dare risposte forti e qualificate nel momento in cui rileva linsorgere del problema.
Daltra parte è indispensabile che i genitori siano in grado di riconoscere i comportamenti di bullismo, e di assumersi la responsabilità di un primo tempestivo intervento nel momento in cui si percepisce un benché minimo campanello dallarme.
PROGRAMMA CONVEGNO
ore 17.00 Arrivo dei partecipanti
ore 17.15 Apertura Convegno e indirizzi di saluto
Elisabetta Kessler, Lions Clubs
ore 17.30 Lambito psicologico e sociale
Oliviero Facchinetti
ore 18.10 Lambito educativo e scolastico
Marco Rossi Doria
ore 18.40 Lambito della giustizia minorile
Bernardetta Santaniello
ore 19.00 Sintesi interventi e ruolo dei media nella rappresentazione del bullismo
Dibattito e conclusioni
Alberto Faustini
ore 19.45 Chiusura Convegno
Il convegno è aperto al pubblico e si rivolge in particolare a genitori, famigliari, insegnanti ed educatori il cui coinvolgimento attivo è fondamentale per affrontare adeguatamente il fenomeno del bullismo.
RELATORI
dott. Oliviero Facchinetti
Psicologo e psicoterapeuta. Autore di numerosi pubblicazioni ed articoli tra cui Bulli (Editore Eurilink) - Guida operativa per genitori, insegnanti e ragazzi.
dott.ssa Bernardetta Santaniello
Presidente Tribunale per i Minorenni - Trento
prof. Marco Rossi Doria
Consulente Assessorato allIstruzione Provincia Autonoma di Trento
Moderatore:
dott. Alberto Faustini Direttore del Trentino
Per informazioni sul Convegno:
Paolo Passamani
e-mail: paolo.passamani@invisiblesite.it
*si ringrazia la Cooperativa ABCittà per limmagine del Bullo
Convegno organizzato su iniziativa dei Lions Clubs di Trento
con il patrocinio di:
REGIONE TRENTINO - ALTO ADIGE -SÜDTIROL
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
organizzazione: Lions Clubs di Trento