C'è carta per te | La giostra della memoria

Teatro

Palcoscenico Trentino - Premio Mario Roat 2011

Spettacoli fuori concorso

Istituto Tecnico Commerciale “Tambosi” di Trento
C'è carta per te
di Silvano Zammateo
Regia Prof. Rodolfo Dell’Anna
PERSONAGGI / INTERPRETI
Insegnante / prof.ssa Laura Lombarda
Insegnante / prof.ssa Sara Losa
Insegnante / prof.ssa Anita Segatta
Insegnante / prof.ssa Elena Rossin
Insegnante / prof.ssa Antonella Micheloni
Dirigente / prof. Orlando Biagio
Studenti / tutta la classe 3ª A linguistico

Il lavoro è dato dall’idea di un docente dell’istituto Tambosi che, sfruttando una situazione reale venutasi a creare all’inizio dell’anno scolastico, ha costruito un testo drammaturgico, un po’ ironico, su un tema, apparentemente “banale”, come quello della carta.
I dialoghi sono stati realizzati dando la possibilità a tutti, attori ed attrici che sono entrati a far parte del gruppo, di dare il proprio contributo. Man mano che si è proceduto, i dialoghi hanno assunto una connotazione parodica e, soprattutto gli studenti, si sono messi in gioco creando, anche se in modo semplice, ma naturale, delle situazioni reali. Ciò ha dato spunto al regista nel mettere in scena non solo un lavoro recitativo, ma un vero e proprio “spettacolo dal vivo”. Sono stati inseriti anche un momento musicale, con un balletto “improvvisato” e un monologo col preciso intento di far vivere al pubblico la stessa situazione di disagio vissuta dai protagonisti: gli studenti e i docenti.
Lo spettacolo è un pretesto, la carta uno strumento, ma la “messa in gioco” tra studenti e professori è stata la vera scommessa di questo lavoro e il risultato finale rimane negli occhi di chi ha visto lo spettacolo.

ENAIP “Villazzano” di Trento
La giostra della memoria
di Sergio Bailo
Regia Sergio Bailo
PERSONAGGI / INTERPRETI
Primo narratore / David El Toum
Primo testimone / Germano Migotto
Secondo narratore / Vincenzo Vanacore
Secondo testimone / Rita Cecco
Terzo narratore / Hassib El Toum
Terzo testimone / Chiara Masè
Violinista Mara Osler
Chitarrista Ivano Giacomuzzi
Scenografia Jhosef Di Pace, Fabio Andermarcher, Marco Brandalise, Stefano Marconi, Michele Zaffoni, Paolo Comperini, Giorgio Limana, Enzo Casagranda, Giocondo Chesani, Sandro Bortolotti, Paolo Esposito, Enrico Gentilini

Nel celebre romanzo di Gabriel Garcia Marquez “Cent’anni di solitudine” il piccolo villaggio di Macondo è invaso da una strana pestilenza che causa agli abitanti la perdita dei ricordi. Il romanzo mette in scena un mondo privo di memoria dove persino i familiari e gli amici più intimi sembrano estranei, dove le forme simboliche di comunicazione hanno perso la loro funzionalità, un mondo che ha smarrito il senso dell’identità personale e della consapevolezza di sé.
… Come non rinvenire un’analogia con quanto sta accadendo oggi… Uno dei personaggi del libro dirà ad un certo punto: «La memoria è vita!» Bene, noi siamo partiti da questo assunto per portare alcune testimonianze di persone che hanno vissuto amato e sofferto in profondità, certi che solo “la memoria che parla al cuore” dell’uomo non andrà persa.
Lo spunto ci è stato offerto da 3 leggi che stabiliscono altrettanti giorni dedicati specificatamente al “fare memoria”:
• 27 gennaio: “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare soprattutto la Shoah
• 10 febbraio: “Giorno del ricordo”, al fine di ricordare soprattutto le vittime delle foibe
• 9 maggio: Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo
Nello scegliere le testimonianze da inserire nello spettacolo si è cercato di privilegiare, laddove è stato possibile, quelle foriere di speranza, persuasi che mai come oggi il mondo ne abbia estremo bisogno.


organizzazione: Co.F.As. Compagnie Filo Associate