CID Cantieri

Danza

Oriente Occidente

Il Festival Oriente Occidente non finisce qui! Dopo aver riorientato la bussola sull'asse nord-sud Europa, ora l'ago torna a puntare dritto sul Trentino! Durante tutta l'estate le quattro compagnie trentine ARTEA, CONTRORA, LAM, 3D-3DINAMICHE sono state impegnate in un intenso periodo di creazione presso il CID, Centro Internazionale della Danza. Ora è arrivato il momento di svelare e condividere il frutto delle lunghe giornate di lavoro: tre coreografie inedite e un cortometraggio, in una serata che avrà luogo venerdì 13 settembre dalle ore 18.30 presso il Teatro Cuminetti di Trento.

A rendere ancora più ricco questo appuntamento, gli spettacoli inediti saranno accompagnati da un saporito buffet con aperitivo.

Il costo del biglietto è di 15 Euro comprensivo sia degli spettacoli sia del buffet.

Compagnia Artea
Mètres Carrés
Ideazione e regia Elisa Colla
Coreografia Elisa Colla e ogni danzatore secondo la sua esperienza di inquilino
Collaborazione Riccardo Meneghini
Disegno luci Alice Colla
Segreteria di produzione Elena Tonolli
Video e foto Luigi Zoner
Costumi Elisabetta Vicentini
Acconciature Salone Blu, Rovereto
Trucco Francesca Dossi
Scenografia Il Capanno dei Balocchi, Luigi Aldrighettoni elettrodomestici
Danzatori Vanessa Bertoletti, Francesca Bertolini, Elisa Colla, Veronica Forte, Andrea Gallo Rosso
Con il sostegno di Il Capanno dei Balocchi, Luigi Aldrighettoni elettrodomestici
Coproduzione Oriente Occidente
Durata 40’
www.artea.tn.it
Tanti oggetti con i quali interagire e pochi metri quadri con cui convivere: così appaiono le abitazioni nelle periferie delle città contemporanee. La fame di spazio, che ha spinto l'edilizia alla conquista di nuovi terreni, non ha offerto ai nuovi inquilini che pochi metri quadri ciascuno. Non sempre però lo spazio fisico occupato da una persona coincide con lo spazio vitale che sente necessario per se stessa. Non sempre il fatto di trovarsi entro quattro mura genera un senso di "casa", soprattutto quando pareti troppo sottili dividono l'intimità di un nucleo abitativo da quelli vicini. Il condominio diventa così un unico grande domicilio che ne contiene molti altri... e quando un'abitazione perde la sua connotazione privata, cosa la rende davvero "casa"? Animano la scena cinque danzatori in interazione tra loro e con il video il quale, facendo emergere alcuni elementi della scena, assume forza semiotica di guida dello spettatore, nonché il vigore espressivo di un sesto personaggio.

Compagnia Controra
Spring
Coreografia e regia Natascia Belsito
Disegno luci Lorenzo Carlucci
Editing musicale e comunicazione Andrea Deanesi
Costumi Simonetta Giorgetti Crisandra
Fotografia Roberta Segata
Organizzazione Luna Pauselli
Interpretazione e danza Fanny Oliva, Paola Carlucci e Natascia Belsito
Con il contributo di Compagnie Teatrali Unite
Coproduzione Oriente Occidente
Durata 45’
www.compagniacontrora.org
Tutti siamo collegati dal movimento perpetuo del tempo della vita: viviamo ad ogni età diversi inverni e diverse primavere e sperimentiamo questi stati facendo i conti con la trasformazione del corpo e delle emozioni.
La naturale propensione verso la vita ci permette di rinascere costantemente e rigenerarci attraverso una forza innata che non ha luogo e non ha tempo; il mistero e la bellezza di ogni essere racchiudono in sé molteplici e sconosciute energie che si modificano, muoiono e rinascono attorno alla necessità di perseverare e risplendere nonostante tutto.

Informazioni sulla prevendita

- Teatro Sociale di Trento dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19,
- Auditorium Santa Chiara dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19,
- Circuito Primi alla Prima www.primiallaprima.it
- Il 13 settembre presso il Teatro Cuminetti a partire da un'ora prima dello spettacolo

Compagnia LAM
Paesaggi domestici
Priezione film
Coreografia e Regia Wally Holzhauser
Realizzazione video Archimedia produzioni video Trento
Musiche originali Carlo Casillo
Immagini pittoriche Silvio Cattani
Costumi Chiara Defant
Consulenza tecnico architettonica Roberto Bortolotti
Segretaria di produzione Camilla Deanesi
Fotografo di scena Federico Malapelle
Danzatori Angela Demattè e Laura Lorenzi; Pierfrancesco Porrelli e Gloria Trolla; Piergiorgio Cailotto, Christina Lirusso, Ileana, Selene, Mathias
Coproduzione Oriente Occidente
Sponsor X-LAM Dolomiti, LegnoDolomitiGroup, Coopcasa
Durata 20 minuti
www.laltromovimento.it
La casa, e in particolare il nuovo abitare ecosostenibile , la bioedilizia ed il benessere abitativo, sono temi particolarmente sentiti, risolti architettonicamente con l’uso del legno per la costruzione di strutture a basso consumo energetico. Con questo film Wally Holzhauser (da sempre attenta alle problematiche ecologiche ed al suo esordio come regista cinematografica) vuole indagare e sostenere queste tematiche attraverso la danza. Due danzatrici professioniste, due giovanissime promesse e un’intera famiglia danzano in alcuni significativi Paesaggi domestici in Trentino: una fabbrica produttrice di pannelli in legno preformati a Castelnuovo, una casa a telaio in legno in via di costruzione a Gardolo, un intero edificio in legno già terminato ed utilizzato a Lago di Tesero ed un Paesaggio astratto (allestito nelle sale CID di Rovereto), dove la pittura , come la danza, raccontano e interpretano le sensazioni ed emozioni che attraversano i luoghi domestici dell’uomo moderno, attento al rispetto dell’ambiente ed al benessere della persona. L’arte dunque, intesa come parte della quotidianità, partecipe alle questioni pragmatiche dell’oggi e in sintonia con una nuova e necessaria visione dell’abitare a misura d’uomo.

3D-3dinamiche
Vertigo
Coreografia Francesca Manfrini
Scenografia e Disegno luci Riccardo Ricci
Progetto grafico Bianca Risatti
Video Isabel Baillien
Costumi Ilenia Rossit
Danzatrici Giulia Nichelatti, Francesca Poli, Francesca Manfrini
Produzione FDanza|3D-3dinamiche
Coproduzione Oriente Occidente
Durata 45 minuti
www.fdanza.it
La vertigine è una distorsione della percezione sensoriale dell’individuo. Tale distorsione influisce sul movimento della persona dandogli un'errata percezione dello stesso. E in quell’attimo di vertigine c’è una irresistibile e strana attrazione verso la paura, la paura del vuoto, quasi lo si volesse esorcizzare.
Quasi che il vuoto rappresentasse il male, un senso di incompletezza troppo grande da sopportare. Ma perché poi il vuoto ci terrorizza tanto? Perché sentiamo l'esigenza di riempire tutto? E così per ogni ambito della nostra vita. Riempire il vuoto di sentimenti, il vuoto di emozioni, attraverso una persona. Una a caso. E sembra essere anche il nostro capro espiatorio


organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto