CID cantieri
Progetto di giovane danza. Venerdì 18 settembre per «CID Cantieri» tre compagnie di danza al Teatro Cuminetti
Il CID Centro Internazionale della Danza, da sempre attento alla formazione, alla produzione e alla promozione della danza, punta al supporto e alla valorizzazione di tre nuove creazioni di altrettante compagnie di danza nazionali: Cuenca Lauro, Compagnia MartinaMariniDanceTheater e Compagnia Naturalis Labor.
Dopo il periodo estivo di creazione al CID di Rovereto, le Compagnie presentano i loro lavori inediti nella cornice del Teatro Cuminetti in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara.
MARTINA MARINI
MARTINAMARINIDANCETHEATER
GENDER PLAY
coproduzione del festivalscopri
SILVIA BERTONCELLI
NATURALIS LABOR
MAXÌM
anteprima e coproduzione del festivalscopri
ELISABETTA LAURO
CUENCA/LAURO
(ZERO) WORK IN PROGRESS
anteprima e coproduzione del festival
Durante la serata è previsto un intervallo gastronomico
Il CID – Centro Internazionale della Danza, da sempre attento alla formazione, alla produzione e alla promozione dell'arte coreutica, porterà venerdì 18 settembre tre giovani compagnie nazionali sul palcoscenico del Teatro Cuminetti di Trento. Dopo il periodo estivo di creazione presso il CID di Rovereto, le compagnie presenteranno i loro lavori inediti nell'ambito dell'edizione 2015 di «CID Cantieri», rassegna organizzata in stretta collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara. Nel corso della serata, che avrà inizio alle 20.30, presenteranno al pubblico trentino le loro nuove creazioni, coprodotte dal Festival Oriente Occidente, la Compagnia Cuenca/Lauro, la Compagnia MartinaMariniDanceTheater e la Compagnia Naturalis Labor.
Ad aprire la serie delle tre rappresentazioni sarà la Compagnia Naturalis Labor con la presentazione in anteprima di MAXÌM, una coreografia di Silvia Bertoncelli realizzata su drammaturgia di Paolo Ottoboni che ha composto anche le musiche assieme a Lorenc Xhuvani. In scena Silvia Bertoncelli, Valentina Dal Mas, Paolo Ottoboni e Stefano Roveda che indosseranno i costumi ideati da Chiara Defant.
«Calma. Si entra in un giardino. Protetto, ordinato, separato. Lontani per un po', appartati dal tumulto del reale. Si possono decidere le piante, reciderle. Mettere in forma i saluti, in ordine le passioni. All'atmosfera del giardino ci si sospende... fino a che dai suoi anfratti il tremore non ci raggiunge proprio là dove pensavamo di essere stati chiari. “Maxìm” è la vertigine dei rovesciamenti, l'instabilità dei segni e dei corpi che possono sempre rivelare altro in un sommovimento che senza posa sovverte l'ordine dei piani dell'esperienza. Allora non si può più sapere se il giardino è chiuso o aperto. Non si può più sapere cosa è interno e cosa esterno. Non si può più sapere. Sentire forse: forse un'illuminazione.»
Sarà poi la volta della Compagnia MartinaMariniDanceTheater che presenterà in prima nazionale GENDER PLAY, una coreografia ideata da Martina Marini e interpretata da David Bauer e Anastasia Kostner.
«Cosa distingue un uomo da una donna, cosa rende una donna femminile e un uomo virile? Qual’è il ruolo della donna e quali compiti ha un uomo? Chi ha deciso i ruoli? La natura? La società? Come si muove una donna? Come si muove un uomo? Quali sono gli spazi fisici che occupano? “Gender Play” è una coreografia giocosa, ironica, leggera, che però non dimentica il dramma che può prendere vita da uno dei più cinici inganni della natura, quello di far nascere una persona in un corpo sbagliato. I due interpreti giocano con immaginari femminili e maschili, si scambiano le danze, i costumi e i ruoli, si prendono in giro, analizzano vari cliché, sperimentano una fisicità diversa della propria e si rendono conto della fatica che si prova a dover rappresentare ciò che non si é. Le danze a volte si interrompono a causa di piccole incomprensioni, perplessità che fanno capire quanto ci sia di ridicolo nelle nostre fatiche quotidiane nel rappresentare un uomo o una donna. Per scoprire infine che l’identità sessuale non sta tra le gambe, ma tra le orecchie.»
A concludere la serata sarà l'anteprima dello spettacolo (ZERO) WORK IN PROGRESS proposto dal duo formato da César Augusto Cuenca Torres e da Elisabetta Lauro che è anche autrice della coreografia. Si tratta di una coproduzione del Festival Oriente Occidente, dell'Associazione Sosta Palmizi e dell'Associazione Invito alla Danza.
«Abbiamo lasciato andare e ci siamo lasciati andare. Abbiamo continuato a girare in orbita, l'uno intorno all'altro, senza avere più niente a cui tendere. Ci siamo ritrovati sottosopra, distanti e soli, a un millimetro dalla terra, con il centro troppo alto e sempre meno peso. Completamente in ballo. Il vortice dello zero ha annullato ogni certezza, ha demolito le nostre strutture come l'uragano fa con la casa, e ci ha lasciati così, sradicati ed esposti, alieni a noi stessi e al mondo che abitiamo. Ora continuiamo a procedere a tentativi, in cerca di un punto fermo che forse nemmeno esiste, e non ci è dato fermarci. Ma in fondo anche le radici non sono mai ferme, mai fisse: esse scavano, dissotterrano, emergono, riaffondano, sconvolgono. Impenitenti ricercano. E lo stesso albero, che crede di crescere in linearità verso il cielo, ha la sua vita sotto terra in un disegno impazzito, un labirinto di direzioni. È lì che si muove il suo destino, ed è forse in questa mobilità che si realizza l'essenza di ogni essere. Nell'azzeramento, dove tutto è fugace e labile, si dispiega la vera vita che non ha forma.»
Venerdì 18 settembre per «CID Cantieri» il costo del biglietto d'ingresso al Teatro Cuminetti sarà di 15 euro. Nel corso della serata, che avrà inizio alle 20.30, è previsto un intervallo gastronomico.
organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto