Ça
CID Centro Internazionale della Danza. Stage seminari incontri ottobre 2006 - marzo 2007
Coreografia e danza Koffi Kôko
Musica Achille Acakpo, Louis Sanou, Janosh Crezellius
Luci Peter Göhler
Così come si recita in versi una poesia, Koffi Kôkô danza la profezia dei diagrammi delloracolo di Fa, utilizzato nella tradizione Fon, come potenza ispiratrice di ordine che impersona la saggezza divina.
Ifa parla per enigmi, ma i saggi comprendono le sue parole
recita un vecchio detto yoruba.
E linterpretazione dei segni che quotidianamente portano lindividuo a confronto col Destino.
La Danza, ritorna al suo significato originario, una preghiera, che lartista interpreta nella contemporaneità di unopera realizzata ex-tempore, con grande intensità, oltrepassando i limiti etnici e coinvolgendo lo spettatore in una dimensione metafisica a-temporale.
Con lo sguardo rivolto a sud, oltre il mare, nel cuore del continente africano per tre giorni con lartista e coreografo africano Koffi Kôkô per avvicinarsi alla sua danza, vederla, sperimentarla e comprenderla in relazione alle sue origini.
Tutto questo è possibile a Rovereto, dal 26 al 29 ottobre, grazie al progetto proposto dallAssociazione roveretana Atout African Arch.it in collaborazione con il CID e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, del Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura e della Cassa Rurale di Rovereto.
Il programma prevede per giovedì 26 ottobre un incontro con Koffi Kôkô e Atout African (ore 18.30 alla sede del CID in corso Rosmini 58), sabato 28 e domenica 29 stage di danza contemporanea africana e, alle 21 di venerdì 27, lo spettacolo Ça allAuditorium Fausto Melotti.
Atout African Arch.it, associazione di solidarietà internazionale, è nata a Rovereto nel 2005, in cooperazione con lomonima associazione culturale afro-francese attiva nella Repubblica del Benin con una serie di progetti come il Festival Internazionale di Danza e Arti Applicate nel 2002 e la costruzione di un Centro Culturale per la Danza e le Arti (2003 in fase di realizzazione) di cui il coreografo Koffi Kôkô è fondatore.
Un sodalizio che trova una base comune proprio nella volontà di dare vita a progetti in grado di affrontare i problemi contingenti delle popolazioni africane promuovendo e valorizzando, allo stesso tempo, anche il loro ricco patrimonio culturale e artistico.
Tutto questo ha promosso la creazione di un Centro culturale dedicato alla danza nel Benin, progettato dallarchitetto roveretano Barbara Borgini che ha impiegato manodopera e materiali locali, oltre a riprendere tipologie architettoniche tradizionali.
Koffi Kôkô è uno dei più amati danzatori, coreografi e studiosi africani. La sua danza è fortemente ispirata allaspetto rituale e alla tradizione animistica, al dialogo con la divinità e la natura. Uneredità, anzi una vera e propria iniziazione che ha lasciato segni così profondi nel suo stile, che quando si è avvicinato al mondo occidentale e alle sue tradizioni è riuscito a dar vita a uno mondo artistico unico e originale caratterizzato da un linguaggio corporeo molto particolare e ricco, che ad una forte carica rituale, unisce la tecnica e lespressività della danza moderna e del teatro. Un felice incontro, insomma, tra due mondi artistico-espressivi diversi, facilitato, come ha detto lo stesso coreografo, dal fatto che la danza è un alfabeto universale e tutte le persone, senza avere alcuna cognizione di danza, al ritmo dei tamburi, ripetono un impulso naturale che viene semplicemente dal cuore e si estende a tutte le parti del corpo. È una disciplina che, basandosi sulla ritmica, impone un alfabeto universale che può comunicare con forme di danza provenienti da tutto il mondo.
organizzazione: CID Centro Internazionale della Danza