Cabinet of Curiosities

Mostra

Parallel Events to Manifesta7

Cabinet of Curiosities avrà luogo in concomitanza nonché inserita all’interno del programma di Manifesta 2008.
Ispirandosi al consiglio che Gabriel Kaltemarckt diede nel 1587 a Cristiano I di Sassonia, determinando le tre priorità necessarie alla strutturazione di una “kunstkammer” tra variegate pitture e sculture in un coacervo di reperti curiosi domestici o forestieri, nasce Cabinet of Curiosities: artisti di differente provenienza e operanti nei più diversi media si confrontano con il Museo di Storia Naturale quale zona di conservazione di reperti e manufatti zoologici, in un progetto dalla struttura binaria di Antropomorfismo e Zoomorfismo e da un immaginario poetico, ironico, ritualistico e Romantico.

LA MOSTRA
Questa proposta di percorso espositivo trova come suo proprio luogo deputato per sussistere il Museo di Storia Naturale, nello specifico tutte le zone di conservazione di reperti e manufatti zoologici.
La mostra ha un impianto arborescente pluri-mediale e variegato nell’approccio per intenzione e formalizzazione estetica. Ispirati al consiglio che Gabriel Kastelmarckt nel 1587 diede a Cristiano I di Sassonia, determinando le tre priorità che si rendevano necessarie alla strutturazione di una “kunstkammer” (concetto evasivo vicino all’idea asburgica di wunderkammer..): una varietà di pitture e sculture, un coacervo di reperti curiosi domestici o forestieri e una profusione variabile di “corna, chele, piume, ed altri attributi di inconsueti ed esotici animali”…
Secondo questo principio di analisi stratificata nelle sue categorie, abbiamo definito l’idea fondativa di questa mostra, riunire artisti di differente provenienza e ricerca, operanti nei più diversi media (che possano rappresentare trasversalmente in modo cospicuo le pratiche portanti della contemporaneità) secondo un approccio eclettico ed eteroclita accomunati da una profonda attenzione per l’osservazione della Natura, per la natura delle cose e per il mondo animale così come interfacciato dall’immaginario poetico, ironico, ritualistico e Romantico; occhieggiando al monstrum latino, “segno degli dei” radice del mostrare e dell’ammonire, figura apotropaica incalzante tesa ad ammaestrare didatticamente. Da un Medioevo in cui l’emozione della meraviglia sarà affidata alle scienze naturali ed alle manifatture artefatte dei “famous Hoaxes” al secolo digitalizzato in cui le chimere si costruiscono con tecnologie rinnovate, nella medesima volontà di conciliare il paradosso dell’ osservazione fenomenologica con la stimolazione dell’immaginario (a toccare la teratomania). Mistificazione che si tiene in equilibrio con il desiderio di compenetrazione dell’umano con l’animale, secondo il ciclo nordico vegetativo, assecondando la struttura binaria di Antropomorfismo e Zoomorfismo secondo un’ambigua nota disambigua…

IL PROGETTO
Consapevoli e volenti nel ricercare una location ad hoc, preferiamo appunto una collezione scientifica che enfatizzi, circostanziandolo, il carattere delle opere e favorisca una fruizione “altra” rispetto al freddo white cube (tradizione di spazio asettico come quello di una galleria) e progressiva nella sua evoluzione di percorso secondo gli interventi e le collocazioni bilanciante a fin di logica dello stupore consapevoli dell’alto rischio di misinterpretazione; dove la cifra della promiscuità segnali ed arricchisca per affinità e contrasto… spesso per valore aggiunto nella giustapposizione.
Cabinet of Curiosities è a cura di Marta Casati

GLI ARTISTI
Maria Benjamin – Gran Bretagna 1972, video/fotografia
Sema Bekirovic – Paesi Bassi 1977, video performativo/fotografia
Lorenza Boisi – Italia 1972, pittura/installazione
Henry Coombes – Gran Bretagna 1975, Pittura/video
Peter Donaldson – Gran Bretagna 1980, Video/performance/disegno
Andrea Dojimi – Italia 1973, installazione/pittura
Davide Rivalta – Italia , scultura
Christian Schwarzwald –Austria 1971, pittura/disegno

IL CATALOGO
In occasione della mostra sarà realizzato un catalogo di 100 pagine circa, con illustrazioni a colori, edito da una casa editrice con distribuzione nazionale (la candidata è ancora da definire).
Il catalogo comprenderà una sezione bio-bibliografica sugli artisti e un’antologia iconografica delle installazioni in mostra con molte foto che documentano il progetto.
L’elemento della CONTAMINAZIONE e della WUNDERKAMMER sarà un tratto determinante all’interno del volume, non solo perché espediente grafico scelto come conduttore ma perché il filo trainante del progetto.
Il catalogo sarà pubblicato in 5/8.000 copie verrà distribuito nel circuito delle librerie di tutta Italia, permettendo visibilità dell’evento su tutto il territorio nazionale e internazionale.


organizzazione: Museo Civico di Rovereto