Canale oltre il tempo
un diario fotografico ritrovato, sessanta scatti in bianco e nero realizzati nell’estate del 1979 da due giovani studenti, Antonio Sgaravatti e Luca Guzzonato, con le interviste ai residenti di allora.
Un salto indietro nel tempo di oltre quarant’anni che recupera dal passato una traccia storica nitida e inaspettata. Immagini in bianco e nero che ritraggono i luoghi e le persone con la spontaneità e l’immediatezza di due giovani studenti animati dal desiderio di incontrare, di conoscere, di esplorare. Due giovani alla cui curiosità appassionata gli abitanti del tempo, i pochi rimasti prima della trasformazione degli anni Ottanta del Novecento, spalancarono le porte di casa, offrendo volentieri e con slancio i propri ricordi, in parte riportati in mostra.
Dalle inquadrature, dalla scelta dei soggetti e da svariati dettagli si coglie la voglia di conoscere e di esplorare di Luca e Antonio, ragazzi provenienti dal movimento cittadino (sono entrambi di Padova) che si immergono nei vicoli acciottolati del borgo, all’epoca quasi abbandonato, nei suoi silenzi e nel mistero seducente di un passato denso e incombente. Oggi di quegli scatti apprezziamo il dettaglio e lo slancio, che danno forma a un mosaico di immagini e parole di grande valore storico e umano.
Ancora una volta è lo sguardo esterno, forestiero, estraneo -lo stesso che rapì Giacomo Vittone nel suo vagabondaggio creativo nelle frazioni abbandonate del Tennese- a cogliere ciò che è inscritto nel paesaggio di Canale. Un luogo che racconta la sua storia nelle architetture in pietra, nella struttura dei vicoli che seguono l’andamento del terreno salendo verso i prati e il bosco, nel silenzio delle mezze stagioni, negli antri nascosti da ritagli di un’ombra scura eppure dolce, nei portoni di legno antico.
La Casa degli Artisti, da quando è stata inaugurata nel 1967, è il luogo che rappresenta l’incontro tra il passato (conservato nelle mura e in ogni angolo dell’edificio) e il presente. Un luogo-ponte aperto al pubblico e al pensiero artistico, che è stato alla base dell’interesse per il borgo, sbocciato a partire dal dopoguerra e cresciuto fino ai giorni nostri. Un’intuizione straordinaria per i tempi, che non si sarebbe realizzata se non dentro il desiderio di ritornare alla bellezza, all’arte e alla poesia dopo i due terribili conflitti mondiali. La rinascita di Canale è l’esito dell’intuito e del contributo concreto di chi ha saputo scorgere nell’abbandono una possibilità di rinascita, dentro un desiderio collettivo e per un obiettivo plurale. Qualcosa che questa mostra vuole ravvivare e far splendere.
Ingresso gratuito. Vanno rispettate le norme anti covid-19.
Per informazioni: 0465 502022