Canta Orfeo, canta! Ma non voltarti...
X Settimana della Cultura
Miti a Tridentum
sulla strada romana del S.A.S.S.
Canta Orfeo, canta! Ma non voltarti...
Lettura itinerante per bambini (dai 6 anni) e ragazzi con il gruppo teatrale Emit Flesti
Sabato 29 marzo alle ore 16, nellambito delle iniziative curate dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento in occasione della X Settimana della cultura, torna allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas sotto piazza Cesare Battisti a Trento, un appuntamento che ha riscosso grande interesse tra il pubblico più giovane, ma non solo. Si tratta di MITI A TRIDENTVM sulla strada romana del S.A.S.S. CANTA ORFEO, CANTA! MA NON VOLTARTI..., lettura itinerante per bambini e ragazzi con il gruppo teatrale Emit Flesti. I miti sono innanzitutto fantasiosi, intricati e affascinanti racconti, popolati da esseri dalle caratteristiche prodigiose ma anche dai tratti sorprendentemente umani.
La narrazione sarà preceduta da una breve presentazione del mito di Orfeo e del suo legame con Tridentum a cura dei Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Archeologici. Il dio musicista è infatti rappresentato sul mosaico della villa romana di via Rosmini a Trento, mentre è intento ad ammansire le belve.
La partecipazione è gratuita previa prenotazione obbligatoria al numero 0461 230171.
Il mito di Orfeo
Fuggendo dal pastore Aristeo, follemente innamorato di lei, la ninfa Euridice viene morsicata da una vipera e muore. Il musico e poeta Orfeo, lo sposo della ninfa, non si rassegna alla perdita dell'amata e decide di scendere nel Regno dei morti con la speranza di riportarla in vita. I magici canti di Orfeo avevano già compiuto diversi miracoli, perché allora non tentare anche questo? E il tentativo non è vano; anche questa volta infatti, i sublimi versi accompagnati dall'altrettanto sublime suono della lira, riescono a compiere l'impossibile: Plutone, il sovrano degli Inferi, stregato e commosso, decide di restituirgli l'amata Euridice. Tuttavia, gli concede questa grazia ad una condizione: Orfeo, nella sua risalita verso il mondo dei vivi, dovrà camminare davanti all'ombra della sua sposa senza mai voltarsi a guardarla...
"Canta Orfeo, canta!...ma non ti voltare..." è un racconto per bambini e ragazzi, liberamente tratto da Virgilio, Ovidio, Angelo Poliziano, Ranieri de' Calzabigi, Gesualdo Bufalino e Carmen Consoli. Nonostante faccia riferimento alla versione più diffusa del mito, ovvero a quella dal tragico finale, il racconto verrà chiuso con una breve nota gioiosa. L'amore di Orfeo e Euridice conobbe infatti anche molti momenti felici, momenti che nessun triste finale potrà mai cancellare.
organizzazione: Provincia Autonoma di Trento Soprintendenza per i Beni Archeologici