Capulcu. Voices from Gezi

Cinema

Verde e spazi urbani
Capulcu – Voices from Gezi (2014) di Benedetta Argentieri, Claudio Casazza, Carlo Prevosti, Duccio Servi, Stefano Zoja

"Çapulcu: Voices from Gezi" è il risultato di un viaggio in Turchia, durante l'occupazione pacifica di Gezi Park avvenuta poco meno di un anno fa, che Benedetta Argentieri, Claudio Casazza, Carlo Prevosti, Duccio Servi e Stefano Zoja hanno intrapreso dopo essersi conosciuti per la comune partecipazione all'associazione ceCINEpas di Milano e aver sentito di voler raccontare cosa stesse succedendo a Piazza Taksim.
Il risultato è un'istantanea su quanto hanno visto e su quanto è stato loro raccontato da una pluralità di manifestanti, diversissimi tra loro e uniti da un'inaspettata alleanza contro gli abusi del potere. Una sommossa pacifica, un movimento partito dal basso, inutilmente repressa dal governo, arrivato nei giorni scorsi anche ad oscurare Twitter, e che continua a far parlare di sè. 
Çapulcu: Ciapullatore (inglese: chapulling) è un neologismo utilizzato durante le proteste. Deriva dal ricorso al termine turco Çapulcu (tradotto approssimativamente con "ladro", "saccheggiatore" o "vagabondo") fatto dal Primo ministro Erdogan per stigmatizzare in maniera spregiativa i manifestanti. La parola è stata ben presto adottata e riadattata dalla folla e dalla reta con il nuovo signifcato di "attivista per i diritti della persona". I manifestanti hanno ben presto deciso di riappropriarsi del termine e cominciato a definire se stessi Çapulcu, trasformando la sua accezione negativa, in una positiva di auto-identificazione.

Costi

Ingresso libero


organizzazione: Circolo di Trento di Legambiente