Carattere Depero. Libri, riviste, fogli volanti, corrispondenza

Mostra

In concomitanza con la grande esposizione «Depero New Depero», dedicata dal MART all’artista futurista trentino, a 130 anni dalla sua nascita, la Biblioteca di Rovereto ripropone nella mostra “Carattere Depero. Libri, riviste, fogli volanti, corrispondenza” le pubblicazioni promosse o illustrate da Depero, insieme a una scelta di documenti d’archivio.

Accanto ai libri e alle riviste trovano quindi spazio anche alcuni preziosi ephemera deperiani, come il programma (illustrato) per i Balli plastici, messi in scena nel 1918 al Teatro dei Piccoli a Roma, il piccolo catalogo della mostra del 1921 a Palazzo Cova a Milano e due volantini relativi ad altrettante personali di Depero, uno dei quali lanciato dal cielo di Torino nel 1922 e contenente, sul verso, un invito tricolore all’autarchia.

Se pesa l’assenza del manifesto Ricostruzione futurista dell’universo, firmato da Fortunato Depero e Giacomo Balla l’11 marzo del 1915, il corpus delle pubblicazioni deperiane appartenenti alla biblioteca cittadina è pressoché completo: dalla sua prima raccolta lirica, Spezzature. Impressioni - Segni - Ritmi (1913), ancora pregna d’imagerie simbolista declinata in maniera grottesca, al Catalogo della Galleria e Museo Depero Rovereto (1959). Tra questi estremi cronologici sono presenti opere celebri come il libro imbullonato o quel capolavoro pubblicitario che è il Numero Unico Futurista Campari (1931), testi scanzonati come il numero unico realizzato nel 1936 per la Festa dell’uva a Rovereto o al contrario inquietanti e retorici, come A passo romano (1943).

E poi le poesie (Liriche radiofoniche, 1934), le sinistre illustrazioni per Un istituto per suicidi di Gilbert Clavel, pubblicato nel 1917, fino ai numerosi testi autobiografici (Bilancio 1913-1936, 1937; Fortunato Depero nelle opere e nella vita, 1940; So I Think so I Paint, 1947). Accanto ai libri, le riviste, da “Dinamo Futurista” (1933), promossa in prima persona dallo stesso Depero, a quelle alle quali il futurista roveretano collaborò tra le due guerre in veste di graphic designer, come “Il Mondo”, “Emporium” e "Il Secolo XX”. Infine, i sopraccitati ephemera, ai quali vanno aggiunti due gustosi calendarietti auto-promozionali della Tipografia Mercurio di Rovereto, recentemente rinvenuti e fino ad ora rimasti inediti.

Conclude l’esposizione una scelta di documentazione d’archivio, con tre lettere autografe dell’artista.

L'inaugurazione avrà luogo il 28 gennaio 2022 alle ore 17.00, in sala multimediale. Intervengono Giulia Robol (vicesindaca - assessora all'Educazione e alla Città universitaria), Duccio Dogheria (Mart) e Rinaldo Filosi (Biblioteca Tartarotti).

Costi

Entrata libera fino ad esaurimento posti.
Accesso con Green Pass