Carlo Benvenuto - L'Originale
Uno straordinario progetto all’insegna dell’arte come necessario “autoritratto” dell’artista
Da un'idea di Vittorio Sgarbi
a cura di Gianfranco Maraniello con Daniela Ferrari e Chiara Ianeselli
La personale che il Mart dedica a Carlo Benvenuto (Stresa, 1966) presenta una selezione di circa sessanta lavori realizzati dagli anni Novanta ad oggi: opere fotografiche, sculture e dipinti creano un unico grande componimento metafisico.
Attraverso assonanze e riflessi, il percorso orbita attorno a una stanza centrale dove dialogano quattro variazioni di autoritratto.
Protagonisti della ricerca di Benvenuto sono oggetti appartenenti alla dimensione silenziosa della quotidianità. Riprodotti in dimensioni reali, collocati fuori da un tempo e da uno spazio riconoscibili, perdono la propria funzionalità trasformandosi in immagini di misteriosa poesia.
Scelti dall’artista tra i capolavori delle Collezioni del Mart, completano la mostra gli autoritratti di tre grandi maestri del primo Novecento: Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Renato Guttuso.
Carlo Benvenuto
Nasce a Stresa (VB) nel 1966 e vive a Milano.
Inaugura la sua prima mostra personale a Venezia nel 1997.
Nel 1999 inizia a esporre con la Galleria Mazzoli di Modena.
Ha tenuto mostre personali a Milano alla Galleria Suzy Shammah, a Parigi da Site Odeon 5, a Berlino alla Galerie Mazzoli e a Londra alla Sprovieri Gallery, nel 2003 a Roma presso il MACRO e nel 2016 a Bergamo alla Gamec, nel 2018 al Teatro Anatomico di Modena.
Per Expo Milano 2015 realizza l’opera Pane Metafisico al Refettorio Ambrosiano.
Ha esposto in collettive alla National Gallery of Modern Art, New Delhi nel 1997, al Museo Pecci nel 2000, presso il Kunstmuseum, Klagenfurt e alla Biennale di Valencia nel 2001, al MACRO a Roma nel 2005, al Museum of Contemporary Art, Shanghai nel 2006, al MAMbo nel 2008, alla Triennale e al PAC di Milano nel 2010, al MATA di Modena nel 2015.
Le sue opere sono in collezioni private e museali.
Un mondo fantastico nascosto negli anfratti del quotidiano più prosaico
Massimiliano Gioni
Osservati nella loro fissità, questi soggetti divengono paradossali negazioni dell’effimero, equilibrio che rasserena il rischio della catastrofe
Gianfranco Maraniello
Esiste evidente un aspetto di liturgica contemplazione, lentissima, racchiusa in un tempo che diventa circolare, dove l’artista, al centro, si sporge di volta in volta per raggiungere sempre la stessa cosa
Chiara Ianeselli
Intero 11 Euro
Ridotto 7 Euro
Gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità