Carlo Cainelli. Un segno virtuoso
Dopo la mostra in ricordo di Paolo Vallorz, allestita a cinque anni dalla scomparsa, con più di tremila visitatori in meno di due mesi, la Casa degli Artisti ha voluto ricordare un altro artista trentino che ha reso onore alla sua terra: Carlo Cainelli.
La rassegna presenta una quarantina di incisioni e disegni realizzati fra il 1918 e il 1924 che raffigurano vedute e scorci di Firenze, Roma, Orvieto e varie località soprattutto toscane, con un paio di ritratti e due interni di caffè. A Firenze Cainelli abbandona alcune esperienze futuriste e si dedica con fervore all'incisione, che diviene nel medesimo tempo il suo tormento e la sua estasi. Il disegno e l'incisione diventano il suo pane quotidiano.
Riguardo al disegno importa segnalare l'assidua frequenza di Cainelli, a quel tempo studente presso l'Accademia di Firenze, alle biblioteche e pinacoteche del capoluogo toscano. Qui scriveva su taccuini nomi di artisti celebri e riproduceva a matita immagini di quadri famosi con i relativi titoli in dimensione ridottissima, vere e proprie miniature,
Ciò dimostra lo zelo di Cainelli nel completare le sue basi culturali, per affrontare meglio il difficile cammino artistico. Va detto che l'opera incisoria di Cainelli è curata nei minimi particolari dall'artista che dopo il disegno, l'incisione su lastra, stampa nel proprio studio ciò che è esposto in mostra.
Nell'eseguire le opere il suo sguardo penetrante è sagace nelle inquadrature e nelle prospettive, curate nei minimi particolari. Spesso Cainelli dilata gli spazi, completati e abbelliti sovente da figure. Questo accade dopo il primo dei suoi viaggi a Roma. Si può affermare che il talento naturale é abbinato con il grande impegno dell'artista, purtroppo scomparso troppo giovane, a 28 anni.
“Un allievo virtuoso della Scuola Reale Elisabettina di Rovereto - dice Roberta Bonazza, direttrice della Casa degli Arstisti - che ha scelto l'arte come compagna dei giorni, anche quelli più difficili, cercando di animare il bianco e nero delle sue incisioni di un sentimento e di una grazia nel tratto che contraddistinguono i suoi lavori. La piena disponibilità dei Comuni di Tenno, Riva del Garda e Arco ha reso possibile continuare quel mosaico di perle d'arte che la direzione culturale della Casa degli Artisti intende portare avanti”.
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 13 alle 17, tranne il lunedì (giorno di chiusura settimanale) e i giorni 24, 25 e 31 dicembre. Ingresso libero.
La Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» è gestita dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Tenno, quest’ultimo quale ente capofila.