Carnevale dei matòci
Carnevale arcaico, ripropone l'antica usanza dei cortei nuziali
Il Carnevale tradizionale di Valfloriana, noto anche come "Carneval dei Matòci" è uno dei pochi carnevali arcaici sopravvissuti al processo di omologazione che ha portato la maggior parte delle manifestazioni di questo tipo ad adeguarsi a modelli spettacolari del tutto estranei alla tradizione e cultura locale.
Il Carnevale tradizionale di Valfloriana ripropone l'antica usanza dei cortei nuziali. I costumi e le bellissime maschere in legno dette "Facère" sono esempi pregiati di un artigianato artistico che rappresenta un patrimonio culturale che merita di essere valorizzato.
La "mascherada" che si tiene sempre al sabato grasso e che percorre tutte le frazioni di Valfloriana, si svolge nell'arco dell'intera giornata e coinvolge tutta la popolazione che partecipa attivamente ai "Contrèsti", vivaci contradditòri fra i "Matòci" (sono le maschere che aprono il corteo, annunciate dal suono dei "bronzini" e vestite di abiti ricoperti di nastri e merletti con dei copricapi molto personalizzati) e gli spettatori, chiamati in causa dalle battute, vivaci e talvolta salaci, che vengono loro rivolte. Tocca dunque al pubblico riconoscere l'identità dei personaggi messi alla berlina in ogni "mascherada" dai componenti della "Compagnia" che segue i "Matoci", e in particolar modo dai " Paiaci" (sono delle maschere mute), autori di pantomime che vengono di volta in volta adattate alla situazione.
Importanti sono anche gli "Arlecchini" che danzano in cerchio al suono delle fisarmoniche, indossando costumi multicolori e molto appariscenti e copricapi a forma di cono, anch'essi decorati con nastri e perline multicolori. Fanno parte del corteo le coppie degli sposi (a ruoli invertiti, con il maschio vestito da sposa e la femmina vestita da sposo) e le maschere chiamate "le bele" che impersonano gli invitati allo sposalizio. Determinante è il ruolo delle varie associazioni di volontariato che organizzano i ristori nelle varie frazioni con i "magnari de 'na volta".