Carta archeologica: l'urbanistica guarda alla preistoria

Convegno

MAG
Progetto Museo Alto Garda

Per il Trentino è una novità assoluta, ma anche a livello nazionale si propone come un'iniziativa di estremo interesse: la Carta archeologica dell'Alto Garda nasce come nuovo strumento per la conoscenza e lo studio delle tracce, ancora visibili oggi sul territorio, della presenza antica dell'uomo e della trasformazione del territorio. Per leggere lo spazio come fonte di sorpresa e per invitare ad uno sguardo attento ai luoghi abituali. Ma si tratta anche di una banca dati puntuale in continuo aggiornamento e di un preciso sistema di documentazione geografica, pensati per chi opera da tecnico sul territorio, come ausilio alla pianificazione territoriale. Infine, una fonte d'informazioni per la ricerca scientifica, aperta alla curiosità del più ampio pubblico. Venerdì 23 luglio alle ore 18 alla Rocca di Riva del Garda la presentazione dello spazio lì allestito e dello strumento informatico, già liberamente accessibile. Un progetto del MAG (Museo dell'Alto Garda), in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento.

Un lavoro corposo e impegnativo, avviato nel 2008, che nelle intenzioni del MAG apre la strada a nuovi studi e ricerche in campo archeologico, pensato inoltre per essere esteso rapidamente al Comune di Arco e all'Alto Garda trentino, in prospettiva all'intero àmbito del lago. Uno strumento per comprendere le tracce ancora visibili che la presenza umana antica ha lasciato sul territorio, «emerse» con le importanti indagini topografiche e archeologiche degli ultimi anni. Nell'archivio informatico ad ora sono catalogati, entro una base cartografica georeferenziata, ben 60 siti archeologici del Comune di Riva del Garda, accompagnati dalla relativa documentazione bibliografica. Ma la struttura permette di censire sia i siti conosciuti e indagati con scavi programmati, sia quelli scoperti a sèguito di interventi d’emergenza o con l’apertura di piccoli saggi conoscitivi, con la possibilità di individuare le presenze archeologiche ancora sepolte nel sottosuolo, attraverso foto aeree, immagini satellitari o survey geomagnetico. La catalogazione sarà estesa al patrimonio archeologico del Comune di Arco e progressivamente a tutto il territorio trentino dell’Alto Garda. Un futuro sviluppo del sistema prevede accordi per la condivisione dei dati con le Soprintendenze per i Beni archeologici della Lombardia e del Veneto e la realizzazione di un'unica banca dati georeferenziata degli insediamenti antichi di tutto il lago di Garda.

Il progetto Carta archeologica dell'Alto Garda nasce dalla stretta collaborazione tra l’archeologia e la tecnologia: proposto e caldeggiato da Monica Ronchini, direttrice del Museo di Riva del Garda, è frutto di un lavoro d'équipe, con la direzione scientifica di Franco Nicolis e Nicoletta Pisu, archeologi della Soprintendenza. Luciano Pugliese, archeologo, ha progettato il database e coordinato il data-entry; i tecnici di MPA Solution (Trento) hanno sviluppato il software; Anna Maria Marras, archeologa, ha effettuato la catalogazione. L'iniziativa è nell’àmbito dell'attività del MAG mirata alla conoscenza del territorio.

Il WebGis e soprattutto il database ad esso correlato – di facile accesso in internet – è stato pensato e progettato su livelli diversi, affinché possa divenire strumento utile sia per ricercatori e tecnici sia per un pubblico più vasto: studiosi, docenti, studenti, ma anche appassionati di storia del territorio e turisti. Una volta implementato a sufficienza, infatti, il database permetterà ricerche impostate su parametri strettamente archeologici (diversi contesti, oppure la presenza di una certa tipologia di reperti, e così via), oppure cartografici (posizione geografica, geomorfologica o riferimenti urbanistici e catastali). Le potenzialità del sistema sono già state testate con la schedatura del sito di Monte San Martino, gravitante sui due Comuni di Tenno e di Riva del Garda: sito ricco di storia, dati e problematiche, che si sono potuti riordinare nella Carta archeologica anche grazie alla borsa di studio finanziata dal Rotary Club di Riva del Garda.

Sotto il profilo tecnico sono stati utilizzati gli applicativi GIS (Geographic Information System) per la gestione grafica e geografica, mentre l’impostazione informatica del sistema si è orientata verso soluzioni Open-Source, come già molti programmi utilizzati dal Comune di Riva del Garda, ovvero su software liberi sviluppati da comunità di informatici che ne permettono la libera circolazione e il libero sviluppo, in maniera gratuita e altamente affidabili, come MapServer (gestione cartografica), PostgreSQL, PostGIS (per la gestione dei database).

Informazioni
Museo Riva del Garda
piazza Battisti, 3 - 38066 Riva del Garda
tel. 0464 573869
fax 0464 573686
museo@comune.rivadelgarda.tn.it
www.comune.rivadelgarda.tn.it/museo

Provincia Autonoma di Trento
Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici
via Aosta, 1 - 38122 Trento
tel. 0461 492161
fax 0461 492160
sopr.librariarchivisticiarcheologici@provincia.tn.it
www.trentinocultura.net/archeologia.asp


organizzazione: MAG Museo dell'Alto Garda - P.A.T. Soprintendenza per i Beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento