Cassiano Conzatti
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A poco più di cinquant'anni dalla sua morte, Cassiano Conzatti è ancora oggi ricordato dalla comunità italo-messicana fra i più illustri italiani che si stabilirono in Messico.
Un riconoscimento pienamente condiviso anche dalla comunità scientifica della nazione mesoamericana, alla quale il pedagogo e botanico Conzatti, di origine trentine, ha lasciato in eredità un corpus di scritti davvero invidiabile.
Il "Maestro de Maestros" nacque a Civezzano, vicino a Trento, nel 1862. Nel 1865 la sua famiglia traslocò a Borgo Sacco, in prossimità di Rovereto, dove era nato il padre. Nell'autunno del 1881 salpò alla volta del Messico, portando con sé un erbario collezionato ai piedi delle Dolomiti (1880). Nella nuova capitale dello Stato di Veracruz trovò lavoro presso l'Ateneo Jalapeño, prestando servizio come maestro subalterno.
In tale situazione e malgrado gli rimanesse poco tempo libero, proseguì i suoi studi, specialmente quelli di botanica, una scienza che da sempre lo aveva appassionato.
Pedagogo integerrimo, sostanzialmente da autodidatta si dedicò allo studio della flora messicana, divenendo preso un'autorità in materia, in grado di pubblicare opere fondamentali sull'argomento. E questo nonostante le forti amarezze legate al fallimento di alcune sue iniziative illuminate, come la creazione del giardino botanico di Oaxaca, dovute all'insipienza di amministratori locali.
Le traduzioni di due opere particolarmente godibili di Cassiano Conzatti, la descrizione dell'albero monumentale di Santa Maria del Tule e il resoconto dell'avventurosa spedizione botanica nella costa sudoccidentale dello Stato di Oaxaca, testimoniano la passione e il rigore con cui l'autore si dedicava alla Scienza e alla Botanica in particolare.
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