Celestial Bodies | The Other Side of The River

Danza

Oriente Occidente 2009

Chelyabinsk Contemporary Dance Theater (Russia)
Celestial Bodies
prima nazionale
Coreografia, scenografia e costumi Olga Pona
Luci Vladimir Karpov
Danzatori Maria Gerasimova, Elena Prishvitsyna, Olga Sharova, Tatiana Lumpova, Julia Abramova, Tatiana Menshenina, Vladislav Morozov, Andrey Zykov, Artem Sushchenko, Vladimir Vdovenko, Rafael Timerbakov
durata 50 minuti

The Other Side of The River
prima nazionale
Coreografia, scenografia, costumi Olga Pona
Musica Richard Galliano, Ryoji Ikeda, AlexanderZacepin, Anton Bagatov, AndreHornez e Henry Betti
Sound edit Olga Pona
Luci Ansgar Kluge, Vladimir Karpov
Danzatori Maria Gerasimova, Tatiana Lumpova, Olga Sharova, Vladislav Morozov, Andrey Zykov, Artem Sushchenko, Rafael Timerbakov, Vladimir Vdovenko
durata 50 minuti

Olga Pona >>

È un fiore raro Olga Pona. Lontana dalle correnti globali della danza contemporanea, lontana dai temi che possono intrigare i coreografi, da sempre si confronta con il suo mondo e lo racconta con il suo linguaggio. Spesso in Russia l'originalità nasce nella profonda provincia. A Chelyabinsk, per esempio, dove ha sede la compagnia di Olga Pona, già in Asia, appena dall'altra parte degli Urali. Lì ha fondato la sua compagnia di danza insieme a Vladimir Pona: un gruppo di 14 danzatori. Nascono così negli anni brani che sono spesso brevi, non fanno serata intera, ma esauriscono un tema senza sfilacciamenti.
The Other Side of the River, l'altra parte del fiume, è il mondo occidentale irraggiungibile negli anni dell'impero sovietico. È un brano che avanza per accumulazioni di immagini. Il coté nostalgia è affidato a un testo che racconta la difficoltà di rapporti sociali e sessuali nei tempi sovietici; segue un testo sulla traversata del fiume, che, come si diceva, è la metafora del passaggio da Oriente a Occidente, ma anche la trasformazione della società in senso occidentale.
Celestial Bodies uno dei lavori più recenti, per undici danzatori, è piuttosto una riflessione sugli anni di lavoro della coreografa, su come ha affrontato il tema della complessità coreografica e il linguaggio gestuale. Troviamo qui il gusto di mettere in gioco l'abilità dei danzatori nell'affrontare diverse sfide, nel far fronte a più compiti come può capitare nella realtà russa di oggi.
Il tema russo è una costante nel catalogo della Pona. "L'attesa", si sviluppa intorno al tema dell'aspettare, la messianica attesa comunista delle felicità in terra, di un mondo migliore, dell'amore, ma anche del bus che non arriva mai in una strada di campagna. "Www.faces.ru" è una meditazione sui tipi tradizionali russi. "Cinemania" è una tenera rievocazione dei chrusceviani anni '50, del benessere promesso quasi a portata di mano quando le donne si innamoravano degli attori del cinema sovietico. " Fissando l'infinito" è un brano tutto maschile, bello e condotto con una mano matura, con sei ragazzi e due cantanti. In memoria di Evgenij Panfilov, coreografo morto ammazzato in una periferia russa pochi anni fa.

Informazioni sulla prevendita

• dal 3 agosto
on line www.orienteoccidente.it
punti vendita Vivaticket www.vivaticket.it
Fnac Verona
Musica 3000 Rovereto
• dal 25 agosto
Info Point Mart Rovereto
Teatro Sociale e Teatro Auditorium Trento


organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto