Cerimonia di intitolazione ufficiale di una via di Riva del Garda a Luigi Pigarelli

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L’associazione Pinter, in collaborazione con il Museo Storico in Trento e l’Anpi provinciale, ha organizzato sabato 17 settembre una cerimonia per celebrare l’intitolazione ufficiale di una via di Riva del Garda a Luigi Pigarelli, musicologo noto in tutta la Provincia per aver armonizzato alcune delle più belle canzoni di montagna tra cui l’inno del Trentino: “La Montanara”, ma anche magistrato e fervente irredentista.

Il nome di Luigi Pigarelli (Trento 1875 – 1964) è noto a Riva del Garda non tanto, e non solo, per le sue bellissime canzoni di montagna, ma anche per essere indissolubilmente collegato alle vicende dei martiri del 28 giugno. Fu lui infatti, all’indomani della strage nazista, a recarsi a Riva del Garda per raccogliere la documentazione sull’eccidio, che fu purtroppo occultata dai suoi superiori.
“Si tratta di un’occasione per conoscere meglio la figura di Pigarelli – ha spiegato il Sindaco Claudio Molinari – che nel giugno del 1944 fu testimone, per la magistratura, dell’eccidio nazista. Una personalità versatile, a cui deve molto la Sat perché alcune sue canzoni sono diventate pilastri non solo a livello trentino, ma nazionale poiché la Sat ha deciso recentemente di togliere i diritti anche a “La Montanara”; soprattutto è per la città una testimonianza importante in quel percorso di documentazione degli eventi del 28 giugno. In questo senso colgo l’occasione di ricordare che il prossimo 6 novembre trasleremo al cimitero del Grez i resti dei martiri rivani”.
Alla cerimonia organizzata dalla Pinter, oltre al Sindaco, erano presenti anche il vicesindaco Adalberto Mosaner, i familiari di Pigarelli tra cui i due nipoti Claudio Pigarelli e Matteo Fago Golfarelli, e il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Luciano Baroni. “Fu lui l’unico uomo di legge in Trentino – è stato il commento di Baroni, testimone dell’epoca – che volle accertare le responsabilità dell’assassinio a sangue freddo di 11 persone, perpetrato dai nazisti l’11 giugno del 1944, la sua volontà ferma fu purtroppo fermata solo da un dicktat di Trento. Ma grazie al suo esempio e a quello dei martiri noi antifascisti, che in onore delle sue canzoni ci chiamavamo “Figli della montagna”, riuscimmo a liberare Riva prima dell’arrivo degli americani”.
Diverso il ricorso dei nipoti: “Ho potuto conoscerlo seppur da bambino – ha aggiunto Claudio Pigarelli – lo ricordo sul pianoforte che suonava con la maestria di un vero musicista, una passione che ha contagiato tutti i suoi figli ed è arrivata fino a noi nipoti”.
Il presidente dell’Associazione Pinter, Graziano Riccadonna, ha infine ripercorso la vita di Pigarelli, prima di lasciare spazio al Coro Lago di Tenno che ha cantato alcune delle più significative canzoni del magistrato – musicologo trentino.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti in vendita all'entrata del Teatro un'ora prima della recita


organizzazione: Associazione Pinter