Cerimonia di posa delle pietre d'inciampo

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[ MAG Museo Alto Garda - https://www.museoaltogarda.it/it/attivita/eventi/events/event/436]

Si svolgerà lunedì 16 gennaio la cerimonia di posa delle pietre d’inciampo del Comune di Riva del Garda, alla quale prenderanno parte il sindaco Cristina Santi e parte della Giunta municipale con i referenti dell’ANPI e del MAG.
Presente anche Gunter Demnig, l’artista tedesco che le ha ideate con lo scopo di contrastare il negazionismo e il revisionismo storico legati agli eccidi dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

La cerimonia prenderà avvio alle ore 15 in viale Roma n. 20, dove sarà posata la pietra dedicata a Remo Ballardini, per poi proseguire in viale Carducci (Eugenio Impera), viale Pernici (Antonio Gambaretto), viale Martiri del 28 Giugno (Enrico Meroni e Augusto Betta), viale Pernici (Gastone Franchetti) e via del Marocco (Vincenzo Cicala e Antonio Bosco).

Le pietre d’inciampo del Comune di Riva del Garda sono l’esito di un processo di partecipazione chiamato “Bilancio partecipato”, con il quale la cittadinanza ha potuto proporre interventi e iniziative di interesse collettivo, che sono state poi sottoposte a una votazione online. Nel 2018 il progetto più apprezzato è stato quello delle pietre d’inciampo, proposto dalla sezione locale dell'Associazione Nazionale Partigiani d’Italia da un’idea di Tiziano Grottolo. L’iniziativa è stata curata dal Museo Alto Garda attraverso un progetto articolato in due distinti filoni: da una parte alcune targhe per commemorare i combattenti caduti nella battaglia di Riva del Garda tra aprile e maggio del 1945 (il progetto è in fase di conclusione), dall’altra le pietre d’inciampo per ricordare le persone perseguitate e uccise dal regime nazifascista a causa del loro orientamento culturale, religioso, sessuale, della provenienza o per la disabilità. 

Le pietre d’inciampo sono piccole formelle in calcestruzzo sopra le quali viene posta una targa in ottone recante una serie di informazioni sulle vittime delle persecuzioni. A essere ricordati, oltre agli ebrei, sono anche tutti coloro che sono stati perseguitati dai nazisti per motivi religiosi, etnici, culturali, sessuali, politici o perché disabili fisici e mentali. Generalmente la pietra d'inciampo, che riporta in maniera sintetica informazioni quali nome, cognome, date di nascita, arresto, deportazione e morte, è posta nei pressi dell'abitazione o del luogo di lavoro della vittima. Si tratta di un importante segno di memoria diffusa, dato che a oggi se ne contano oltre 70 mila in 24 Paesi, tra cui l'Italia. In quanto marchio registrato, un rigido protocollo stabilisce sia le condizioni necessarie affinché una persona possa essere ricordata nelle pietre di inciampo, sia le procedure per il posizionamento, per il quale è previsto un lungo periodo di attesa dovuto all’elevato numero di richieste (http://www.stolpersteine.eu/en/steps/).

Il progetto “Posa di pietre di inciampo nel territorio comunale di Riva del Garda” è stato coordinato dal Museo Alto Garda in collaborazione con l’ANPI Sezione Alto Garda e Ledro e con il Laboratorio di Storia di Rovereto, ente che dal 1989 si occupa di temi legati alla storia contemporanea del territorio trentino attraverso numerosi studi e pubblicazioni. 

La ricerca, condotta da Novella Volani e resa possibile anche grazie alla proficua collaborazione con studiosi di altre istituzioni pubbliche e private, parenti delle vittime e dipendenti degli uffici comunali di Riva del Garda e dei territori di provenienza delle vittime, ha permesso di individuare i nominativi delle persone a cui, secondo il protocollo stabilito da Gunter Demnig, è possibile dedicare le pietre d’inciampo e i luoghi in cui posizionarle all’interno del Comune di Riva del Garda.