Chi non ha il suo minotauro?

Mostra

Chi non ha il suo minotauro?
Sulle orme di Federico Halbherr
Mostra iconografica
28 aprile - 21 maggio 2008

Creta, il Minotauro, il labirinto, Teseo salvato dal filo di Arianna, Europa: miti millenari che da sempre colpiscono e affascinano l’uomo, più volte ripresi da letterati e artisti anche in epoche vicine al nostro tempo. E a Creta è legata la figura dell'illustre archeologo ed epigrafista roveretano Federico Halbherr, scopritore nel 1884, proprio sull’isola greca, della Grande Iscrizione di Gortyna, detta anche la “Regina delle Iscrizioni” in quanto rappresenta il testo epigrafico più esteso che ci sia pervenuto dalla civiltà greca.
Partendo da questi temi e suggestioni, nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Halbherr, gli studenti delle cinque classi di seconda liceo del Liceo Classico “Giovanni Prati” di Trento hanno dato vita al “Progetto Creta. Sulle orme di Federico Halbherr” che ha visto la realizzazione di una serie di iniziative sostenute in parte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia Autonoma.
Fra queste la mostra iconografica “Chi non ha il suo Minotauro? Sulle orme di Federico Halbherr” ospitata dal 28 aprile al 21 maggio presso il S.A.S.S. lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, a Trento sotto piazza Cesare Battisti.
La mostra sarà inaugurata lunedì 28 aprile alle 17.30 alla presenza della Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento Margherita Cogo, del dirigente del Liceo Classico “Giovanni Prati” prof. Antonio Di Seclì, del dirigente della Soprintendenza per i Beni archeologici Gianni Ciurletti, della professoressa Maria Ruggio, coordinatrice del progetto, e da Franco Nicolis archeologo della Soprintendenza.
L'esposizione, che consta di 15 pannelli, invita a fermarsi sui dettagli, sulle immagini e a ripercorrere il mito. Si comincia da quello di Europa, la fanciulla fenicia rapita da Zeus e portata a Creta, dove genera Minosse, la cui moglie Pasifae genera a sua volta il Minotauro, metà uomo e metà toro, per il quale Dedalo costruisce il labirinto, dove si può entrare ma da cui non si può uscire. Teseo, giunto da Atene con i compagni per essere dato in pasto al mostro, aiutato da Arianna e grazie al suo filo, penetra nel labirinto e uccide il Minotauro. Arianna viene abbandonata da Teseo, nel viaggio di ritorno, sull’isola di Nasso e salvata da Dioniso che la sposa e la rende immortale. Dedalo, che aveva suggerito ad Arianna il modo per aiutare Teseo, viene rinchiuso a sua volta nel labirinto insieme al figlio Icaro e riesce a fuggire grazie alle ali che aveva fabbricato per sé e per il figlio.
Il mito del Minotauro ha ispirato illustri letterati, tra i quali Marguerite Yourcenar, autrice del dramma teatrale che dà il titolo alla mostra: il fascino misterioso del signore del labirinto evoca ansia, paura, attrazione e repulsione allo stesso tempo. Il Minotauro è carnefice o vittima? L’animalità è violenza o solitudine?

Alle scuole è offerta la possibilità di visitare la mostra con visite guidate gratuite tenute dagli studenti autori del progetto, previa prenotazione telefonica al numero 0461-980190.

A corredo dell’iniziativa sono previsti presso la sala conferenze del S.A.S.S. due appuntamenti di approfondimento aperti al pubblico con partecipazione libera. Venerdì 9 maggio alle ore 17.30 Franco Nicolis e Lorenzo Gonzo della Fondazione Bruno Kessler nel corso dell’incontro dal titolo “La grande iscrizione di Gortyna: dalla scoperta al modello virtuale” tracceranno la storia della Regina delle Iscrizioni fino alla realizzazione del modello tridimensionale con la tecnica del laser scanner 3D in corso presso la Fondazione Bruno Kessler.
Martedì 20 maggio alle 17.30 il prof. Maurizio Giangiulio, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, condurrà “Dialogo sul mito. Arianna da Omero a Borges” con la partecipazione del prof. Giorgio Ieranò autore di “Il mito di Arianna da Omero a Borges.

28 aprile ore 17.30
Il progetto Minotaurus
Inaugurazione della mostra
Prof. Antonio Di Seclì, dirigente Liceo Classico “Giovanni Prati” di Trento
Dott. Gianni Ciurletti, dirigente Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento
Prof.ssa Maria Ruggio, coordinatrice di Progetto
Dott. Franco Nicolis, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento

9 maggio ore 17.30
La grande iscrizione di Gortyna: dalla scoperta al modello virtuale
Franco Nicolis, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento,
Lorenzo Gonzo, Fondazione Bruno Kessler, Trento

20 maggio ore 17.30
Dialogo sul mito. Arianna da Omero a Borges
Maurizio Giangiulio, Preside Facoltà di Lettere di Trento,
Giorgio Ieranò, autore di “Il mito di Arianna da Omero a Borges”.

Tutti gli incontri saranno preceduti da un breve intrattenimento musicale

Visite guidate per le scuole su prenotazione dalle 8.00 alle 18.00: tel. 0461.980190


organizzazione: Provincia Autonoma di Trento Soprintendenza per i Beni Archeologici - Liceo Classico Giovanni Prati