Chicago

Cinema

USA, 2002
Durata: 113'
Genere: Musical
Regia: Rob Marshall
Cast: Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones, Richard Gere, Lucy Liu, Taye Diggs

Roxie è accusata di aver ucciso un uomo. Ma l’avvocato Gere riesce a fare di lei un caso, a muovere l’opinione pubblica dalla sua parte: finché lei non comincia ad approfittare di tutta quella fama, che può tornarle bene per quello che ha sempre sognato: diventare celebre cantando e ballando. Cosa che è la specialità anche di Velma Kelley e a Chicago c'è posto per una sola star. Il duello verrà fatto a colpi di danze e di canto, ma non sarà gentile...

vincitore di 6 premi Oscar per:
miglior attrice non protagonista (Catherine Zeta-Jones)
miglior scenografia
miglior costume
miglior montaggio
miglior film
miglior sonoro

di Paolo Boschi
Traslazione sul grande schermo dell’omonimo musical coreografato dal grande Bob Fosse, rimasto in cartellone a Broadway per oltre un ventennio, Chicago conferma il rinato amore del cinema americano per un genere portato all’apice nella golden age di Hollywood da Fred Astaire fino a Gene Kelly, e recentemente tornato in auge grazie a Moulin Rouge di Baz Luhrmann. La storia è ambientata nei ruggenti anni Venti (ovvero gangsters, jazz e proibizionismo), per l’esattezza nel 1929, ovviamente a Chicago: la protagonista, Roxie Hart, finisce in galera per l’omicidio di un imbroglione reo di avere alimentato le sue ambizioni, promettendole un ingresso nel magico mondo dello showbiz da una corsia preferenziale. Dopo aver ucciso il suo pigmalione, Roxie finisce in galera, nel braccio della morte, nella stessa cella occupata dalla grande Velma Kelley, una starlette che conquista puntualmente le prime pagine della stampa cittadina, anche lei imprigionata per omicidio: la diva del Vaudeville ha infatti assassinato la sorella ed il marito dopo aver scoperto una tresca tra i due. Paradossalmente l’incarcerazione costituirà per entrambe un ideale trampolino di lancio, soprattutto grazie all’irresistibile carisma oratorio di Billy Flynn, soprannominato Mr. 5.000 $, il classico avvocato che non ha mai perso una causa in carriera, uso a farsi pagare parcelle astronomiche ma capace di lavorarsi ad arte i giornalisti. Dopo che anche Roxie è riuscita ad assicurarsi Flynn svenando finanziariamente l’ingenuo consorte Amos, lo scaltro avvocato riuscirà ad influenzare la giuria trasformando le sue clienti in eroine incomprese dalla società. Uscita dal braccio della morte, Roxie sale così sul treno del successo con un biglietto di prima classe, con un piccolo aiuto della fama galeotta, ma il caso ha in serbo altre sorprese, la gloria (si sa) è assai effimera ed i giornali sono rapidi a sgonfiare i miti creati sulle prime pagine con velocità pari a quella impiegata per costruirli. Opera prima del pluripremiato regista teatrale Rob Marshall, Chicago è un musical in cui si respira profumo di sogno, ispirato in primo luogo ai capolavori di Bob Fosse (vedi Cabaret e All that jazz) e ricco di omaggi a miti del passato, da Elvis a Marilyn. Il trio di protagonisti si è rivelato perfetto per i rispettivi ruoli: se Catherine Zeta-Jones non stupisce, avendo esordito nei musicals britannici, sorprendono Renée Zellweger e Richard Gere, autore di un memorabile numero di tip tap. La colonna sonora è impeccabile e rigorosamente d'annata: tra i numeri degni di segnalazione in particolare le canzoni When you’re good to mama e Mr. Cellophane, eseguiti rispettivamente da Queen Latifah e John C. Reilly. Già protagonista agli ultimi Golden Globes, Chicago ha ottenuto il record di nominations (complessivamente 13) degli Oscar 2003 ed è il logico favorito della notte delle stelle.

Tratto da: http://www.scanner.it/cinema/chicago2144.php