Chiedo i danni
Grazia Scuccimarra chiede i danni! Ultimo spettacolo di prosa della stagione del teatro valle dei laghi
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Grazia Scuccimarra
Chiedo i danni
di e con Grazia Scuccimarra
Grazie Scucimarra mentre si scaglia con salace ironia contro la politica, fa però anche un invito forte alla responsabilità individuale, leva un grido contro lautocommiserazione dei giovani, ricordando quanto anche quarantanni fa si vivesse attaccati allo squillo di un telefono che poteva annunciare qualche ora di supplenza per una giovane insegnante. Quello della Scuccimarra non è solo un rimprovero, ma anche un invito a non abbandonare la speranza, benché dopo ventanni, il cervello fatichi a ricominciare a pensare.
“Chiedo i danni” di Grazia Scuccimarra – di cui è anche unica interprete –, ultimo lavoro della grande attrice comica della scena italiana, che evidenzia con ironia e raffinata comicità tutti i vizi della nostra società, sarà presentato sabato 7 marzo - ore 20,45 – al Teatro Valle dei Laghi per l'ultimo spettacolo della stagione di prosa di quest'anno organizzata da Fondazione Aida e la Comunità Valle dei Laghi.
Scuccimarra chiede i danni per tutte quelle persone deluse dalla politica, dalla famiglia, dai rapporti umani in genere. Due ore scoppiettanti e dirompenti in cui l’attrice punta il dito contro i paradossi della situazione che stiamo vivendo oggi: enti, persone, concetti, esperienze che hanno compromesso la scala di valori che per tanto tempo hanno rappresentato un sicuro punto di riferimento. Gli spettatori potranno dunque assistere a uno spettacolo in cui la satira si sposa con un’esilarante verve comica nel sottolineare le contraddizioni della nostra attuale esistenza. Si tratta di una lezione semplice e diretta, e nel contempo arguta e sofisticata, in cui eccelle tutto il talento della Scuccimarra
In questo spettacolo, l'attrice, mentre si scaglia con salace ironia contro la politica, fa però anche un invito forte alla responsabilità individuale, leva un grido contro l'autocommiserazione dei giovani. Ancora una volta i monologhi della Scuccimarra sono arringhe intelligenti che si esprimono in un efficacissimo linguaggio scenico, entrando nei nodi del quotidiano con forza dirompente. Quello della Scuccimarra non è solo un rimprovero, ma anche un invito a non abbandonare la speranza, benché "dopo vent'anni, il cervello fatichi a ricominciare a pensare". Le circa due ore di ininterrotta performance saranno segnate anche dalle luci di Angelo Adriani e dalle musiche di Pino Cangialosi.
Si segnala inoltre che dalle ore 19,00 sarà possibile cenare presso The Staff, il bar del teatro gstito, in parte, con i ragazzi diversamente abili del progetto Diversamente a teatro.
intero 16,00 - ridotto 14,00
organizzazione: Fondazione Aida