Children's Places. Places for Children
Elisa Franceschi
Children's Places. Places for Children
A cura di Davide Filippi
Unartista emergente e un giovane curatore hanno proposto al Mart un progetto sulla relazione tra bambini e luoghi.
Un tassello in più nellesplorazione sul paesaggio, a pochi giorni dalla chiusura della grande mostra
Perduti nel paesaggio/Lost in Landscape
La mostra
Children's places. Places for children è un progetto in divenire di Elisa Franceschi che narra la relazione tra i bambini e lo spazio da loro abitato e propone, in continuità con la mostra Perduti nel paesaggio /Lost in Landscape, unindagine sulla definizione del sé attraverso lappropriazione dei luoghi. In questo caso, ad appropriarsi dei paesaggi sono i bambini, conquistatori spontanei dei posti nei quali crescono, giocano, agiscono.
Attraverso il linguaggio della fotografia Elisa Franceschi porta avanti unindagine estetica, per alcuni versi, sociologica che rileva come i più giovani si relazionino con i posti che li circondano, con le strutture costruite dagli adulti, o con luoghi insoliti ricreando, di volta in volta, spazi ludici a propria misura.
Lesperienza diretta e profonda del prendere possesso di uno spazio è talvolta in contrapposizione con gli stereotipi sullinfanzia e gli schemi socialmente condivisi. Lattività dei ragazzi, infatti, si rileva anche ai luoghi che non sono stati progettati appositamente per il gioco, creando un cortocircuito con i modelli normalmente precostituiti.
Alcuni luoghi tradizionalmente ai margini del mondo adulto, come edifici fatiscenti o in costruzione, terreni incolti o abbandonati, si rivelano affascinanti per i bambini, che esprimono liberamente la propria identità e la curiosità dellesplorazione, con un senso di potere nei confronti dello spazio stesso.
Il percorso della mostra, a cura di Davide Filippi con il coordinamento di Veronica Caciolli, pone il visitatore di fronte a una disarmante quotidianità: se nelletà adulta si utilizzano principalmente la logica e la razionalità per comprendere il mondo circostante, nellinfanzia linterazione ha regole creative, caotiche, talvolta sovversive. I bambini esplorano lo spazio attraverso il proprio corpo e il gioco. Nella scelta del proprio microcosmo, inoltre, dimostrano di avere unattitudine ben specifica che li porta a valutare gli spazi non sulla base di parametrici estetici, ma di parametri ideali. Uno spazio è funzionale se adatto al gioco, allora diventa in qualche modo sacro, utile, importante.
In mostra paesaggi naturali, scenari urbani, luoghi abbandonati e spazi industriali che Elisa Franceschi racconta essere
quegli spazi che si trovano ai margini del mondo degli adulti: qui sembra esistere una componente di rischio nella quale i più giovani inevitabilmente devono incorrere per diventare grandi.
La mostra Children's places. Places for children allestita nel foyer dellArchivio del 900 dal 12 al 25 settembre 2014 è visitabile gratuitamente come tutte le esposizioni che si trovano al di fuori delle Gallerie espositive del Museo.
organizzazione: Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto