Ciak, si scala!
La rassegna prende in considerazione un arco temporale che va dal primo film di alpinismo, Cervino 1901, uscito nei primi anni del “secolo breve”, al cinema digitale del nuovo millennio, passando per film a soggetto, riprese di documentazione e pellicole di animazione in un arco di tempo di centoventi anni, tanti quanti ne conta la filmografia che ha avuto tra i protagonisti le montagne e l’arte di scalarle fin dalle origini.
La mostra Ciak, si scala! – realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento e nata dalle ricerche svolte per la realizzazione dell’omonimo volume edito dal Club Alpino Italiano con il Museo Nazionale della Montagna e l’International Alliance for Mountain Film – percorre la lunga storia del cinema di alpinismo soffermandosi sui suoi capitoli più significativi e allargando lo sguardo anche oltre le Alpi - luogo di nascita di questo genere - per abbracciare le montagne del mondo intero: dall’Europa orientale alle Americhe, dalla Russia all’Australia e alla Nuova Zelanda.
Elementi come la sfida, l’avventura, le cime e i ghiacciai, la ricerca individuale, gli orgogli nazionali, le cordate, la conquista delle vette, la fatica condivisa, il gesto atletico e le attrezzature sono stati tutti immortalati, di volta in volta, dalle pellicole o dai moderni strumenti digitali, in questo genere cinematografico mai riconosciuto ufficialmente tale né dalla critica, né dalla produzione, ma amatissimo dagli appassionati del mondo delle altezze.
L’esposizione è curata da Marco Ribetti, vicedirettore e conservatore della Cineteca storica e Videoteca del Museomontagna, con testi del giornalista e storico dell’alpinismo Roberto Mantovani, già autore del libro Ciak si scala!.
I manifesti originali e le foto di scena in mostra sono stati selezionati tra i circa 8.000 beni del Fondo Documentazione Cinema delle Raccolte iconografiche del Museo, mentre le sequenze dei film provengono dalla sua Cineteca storica e Videoteca, che raccoglie oltre 4.000 titoli.
Il percorso di visita si articola in dieci sezioni: Il cinema delle origini; L’apparizione dell’alta montagna; La lunga storia del Bergfilm; The fight for Everest e le montagne lontane; La liberazione e il dopoguerra; I favolosi anni Settanta; Gli sfavillanti anni Ottanta; La frenesia degli anni Novanta; L’esordio del nuovo millennio; 2010-2020: il cinema di oggi.
Ogni sezione del percorso è introdotta da una fotografia “fuori dagli schermi”, che mostra alpinisti in vetta o in azione, rappresentativa del decennio trattato e selezionata tra i beni della Fototeca del Centro Documentazione Museomontagna.
A concludere la rassegna uno spazio dedicato all’International Alliance for Mountain Film, la rete che unisce i più importanti operatori del settore: 28 soci da 20 Paesi diversi.