Ciao Modernità, Ciao Kafka

Danza

Spettacolo di teatro-danza legato alla mostra "Mitomacchina. Storia, tecnologia e futuro del design dell'automobile"

Compagnia Giardino Chiuso
Ciao Modernità, Ciao Kafka
Prima Nazionale
spettacolo di Teatro Danza
su testi di Sebastiano Vassalli adattati da Tuccio Guicciardini
con Fulvio Cauteruccio, Patrizia de Bari
Coreografia Patrizia de Bari
regia di Tuccio Guicciardini
video di Jorge Macchi e Andrea Montagnani
musiche di Edgardo Rudnitzky e autori vari

La compagnia Giardino Chiuso propone una performance di teatro/danza/videoarte che è il frutto della collaborazione che si è attivata fra la compagnia Giardino Chiuso di San Gimignano, il Museo Mart di Trento e Rovereto, lo scrittore Sebastiano Vassalli, Galleria Continua di San Gimignano, l’artista Jorge Macchi e il compositore Edgardo Rudnitzky.
Lo spettacolo ripropone il “mito della Macchina” in un contesto artistico contempornaneo dove il rapporto tra l’uomo e l’auto in chiave immaginifica. Attraverso video e movimenti s’inscena la trasformazione del rapporto da idilliaco diventerà una “tragedia quotidiana” in cui tutti si amalgama fino a perdere naturalità e perdere l’equilibrio.

Da “La Morte di Marx”, ultimo libro di Sebastiano Vassalli edito da Giulio Einaudi editore:
“Gregorio Samsa è un automobilista abortito e imperfetto. Entro pochi anni le sue zampe diventeranno ruote e la trasformazione sarà completa, includendo anche la sfera psichica del soggetto. L’automobilista incomincerà a strombettare, a lampeggiare, ad accennare sorpassi in luoghi che precedentemente erano destinati a tutt’altre funzioni: per esempio in ufficio, a tavola, nel letto coniugale. Diventerà sempre più affusolato e carenato, con pneumatici di scorta, specchietti, antenne, alettoni. Incomincerà a socializzare nei parcheggi e a parcheggiare nei luoghi che in altri tempi erano destinati alla socialità: nei cortili, nelle piazze…. Soprattutto, incomincerà a correre incanalato nel traffico, detto vita, da un’area di servizio all’altra, da un officina-ospedale ad un’altra officina-ospedale, da un garage ad un altro garage: finchè la sua automobile (il suo guscio) diventerà un cubo di metallo in una pressa di uno sfasciacarrozze, e verrà fusa per creare nuovi modelli di automobili. Polvere alla polvere, progresso al progresso, soldi ai soldi.”

Solo ritrovando il libero arbitrio attraverso un gesto poetico e naturale l’uomo potrà ritrovare emozioni lontane. “Il potere di girare la chiave del motore può nuovamente rintracciare l’emozione di andar via per le bianche strade di tutto il mondo. (sempre che ancora ne esistano).”
Tuccio Guicciardini


organizzazione: Mart