Cielo dipinto

"Cielo dipinto " è un viaggio a ritroso nella memoria. Andrea Castelli nel suo nuovo monologo adopera la fantasia che un adulto non può adoperare più senza fare brutta figura o vergognarsi: quella dei bambini. Partendo dai ricordi di un mondo che non c'è più (la campagna e il nonno contadino, la guerra appena finita e raccontata dagli adulti, i cambiamenti) l'autore ripercorre le tappe importanti della sua formazione. I giochi e le fantasie di avventura, l'uso del dialetto e l'imbarazzo dell'italiano in una cornice divertente e poetica che arriva fino al suo modo di fare teatro.