Cina di ieri e di oggi: gli sguardi di Piero Calamandrei e Franco Demarchi a confronto con la realtà odierna

Incontri e convegni

Parlare di Cina evoca da sempre sentimenti contrapposti: da una parte la percezione del fascino evocato da qualcosa di misterioso, dall'altra il senso di minaccia nei confronti di una presenza ingombrante.

Prendendo spunto dai numeri delle riviste “Il Ponte” e “Altrestorie” dedicati a questo grande e discusso Paese dell'Oriente, l'incontro del 30 marzo desidera mettere a confronto visioni della Cina di periodi diversi.

Silvia Calamandrei, presidente della Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” di Montepulciano, presenterà l'esperienza di Piero Calamandrei che nell'ottobre del 1955 guidò una delegazione italiana in Cina all'interno di un lento processo di costruzione di relazioni diplomatiche con la nuova Repubblica popolare cinese. Si soffermerà anche sull'esperienza delle generazioni di Franco Calamandrei, figlio di Piero, e di Maria Teresa Regard, ex partigiani, corrispondenti a Pechino, dal 1953 al 1956, per il quotidiano comunista l'Unità.

Riccardo Scartezzini, presidente del comitato scientifico del Centro studi Martino Martini di Trento, concentrerà invece il suo intervento sulla figura del sacerdote e sociologo Franco Demarchi. Demarchi si avvicinò allo studio della civiltà cinese negli anni settanta in occasione di un viaggio in Cina come membro di una delegazione guidata da Vittorino Colombo. Un viaggio che per lui fu una rivelazione o lo spinse a dedicarsi anche ad occuparsi della dimensione contemporanea della Cina nei vari aspetti sociali, religiosi, politici e demografici.

Ivan Cardillo, infine, vicedirettore dell’Istituto di diritto straniero e diritto comparato, presso la Facoltà di giurisprudenza della Zhongnan University of Economics and Law di Wuhan, toccherà il difficile compito di parlare della Cina di oggi: difficile poiché è pressoché impossibile racchiudere in un quadro chiuso la complessità dei fenomeni in corso. La realtà riporta una pluralità di dinamiche e di orizzonti, dove si possono misurare le aspirazioni di un popolo e i disegni della classe dirigente. La via cinese, a un tempo modernizzazione occidentale e sinizzazione della modernità, è un laboratorio sperimentale cui volgere lo sguardo per interrogarsi su un possibile futuro.

L'incontro, disponibile anche sul canale YouTube della Fondazione Demarchi (https://bit.ly/3wlr8Ak), sarà moderato da Rodolfo Taiani, responsabile Area archivi, biblioteca, collezioni, editoria della Fondazione Museo storico del Trentino.