Cinema amore mio!
Old Cinema
Mostra realizzata grazie a tre collezioni inedite. Oggetti che hanno scolpito limmaginario del cinema: la collezione di manifesti e locandine dell'old cinema Cinecittà di Levico, preziosi oggetti di pre-cinema della collezione di Giampaolo Rossi il Praxinoscope del 1876, la lanterna magica Ernest Plank del 1900 e alcune tra le prime macchine da ripresa e alcuni splendidi manifesti di Mimmo Rotella della collezione di Gianantonio Morghen. La voce narrante del percorso espositivo sarà quella del documentario "Alla ricerca delle sale perdute", presentato la scorsa edizione alla presenza di Giuseppe Tornatore, con testimonianze locali e nazionali, sullo sfondo architettonico dei cinema ritrovati dellAlto Garda e del Trentino.
La mostra è curata da Roberta Bonazza e Luciano Stoffella.
Inaugurata venerdì 20 settembre, prosegue fino al 6 ottobre nella sede arcense del MAG, la galleria civica Segantini, la mostra «Cinema amore mio!»: tre straordinarie collezioni inedite di oggetti che hanno scolpito l'immaginario del cinema. Con ingresso libero. La mostra ha aperto ledizione 2013 di Old Cinema, la piattaforma di recupero delle sale cinematografiche «perdute», il cui evento di restituzione al pubblico si svolge ad Arco e a Riva del Garda dal 20 al 29 settembre.
Tre le collezioni, di cui per la prima volta sono esposte delle ampie selezioni: la prima è la collezione di manifesti e locandine del cinema «Cinecittà» di Levico, rinvenuti nel 2011, quando lo staff di Old Cinema assieme alla locale amministrazione comunale ha riaperto le grandi porte d'entrata, sprangate negli anni Settanta (alla chiusura del cinema, che nel corso degli anni è passato in proprietà al Comune). Dagli americani «Piccole donne», «Cenerentola» e «Scandalo al sole», alle commedie italiane come «Spaghetti house» con Nino Manfredi e «Oggi a me, domani a te» con Bud Spencer, passando per titoli «scollacciati» come «I peccati di mia moglie in vacanza» fino a «Lurlo di Chen». Alcune di queste immagini erano ancora appese nelle bacheche e sui vetri del «Cinecittà» di Levico, ad annunciare al pubblico l'ultimo film proiettato.
La seconda collezione comprende gli oggetti di pre-cinema di proprietà di Giampaolo Rossi, come il Praxinoscope del 1876, la lanterna magica Ernest Plank del 1900 con il suo set di vetrini e alcune tra le prime macchine da ripresa, come quella dei fratelli Pathè del 1906. La terza selezione propone alcuni splendidi manifesti cinematografici dipinti dallartista Mimmo Rotella, scelti allinterno della collezione privata di Gianantonio Morghen.
La voce narrante del percorso espositivo è quella del documentario «Alla ricerca delle sale perdute», presentato l'anno scorso in trailer alla Mostra del Cinema di Venezia e poi in anteprima alla scorsa edizione di Old Cinema, al Casinò municipale di Arco, alla presenza di Giuseppe Tornatore, con testimonianze locali e nazionali, sullo sfondo architettonico dei cinema ritrovati dellAlto Garda e del Trentino. La mostra, curata da Roberta Bonazza e Luciano Stoffella, è aperta fino al 6 ottobre con ingresso libero.
Old Cinema prosegue fino al 29 settembre ad Arco e a Riva del Garda con proiezioni, incontri, dibattiti, ospiti d'eccezione anche Pupi Avati, Giuliano Montaldo e Morando Morandini, oltre a Giuliano Rosi (in una video intervista originale) e Walter Veltroni (in video conferenza).
Didascalia immagine
Locandina "Piccole donne"
Locandina "Cenerentola" Disney 1950
organizzazione: Provincia autonoma di Trento - Comune di Arco - Comune di Riva del Garda - Trentino Film Commission - AMSA - Altogarda Cultura - MAG Museo Alto Garda