Cinema di poesia. Pier Paolo Pasolini nelle foto di scena di Angelo Novi
Nuovo appuntamento espositivo alla sala civica «Craffonara» con la mostra «Cinema di poesia. Pier Paolo Pasolini nelle foto di scena di Angelo Novi». Dal 18 al 28 agosto esposte le immagini di scena scattate dal fotografo e attore lombardo. Linaugurazione si svolge sabato 18 agosto alle 18.30. La mostra è poi aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 14 e dalle 15 alle 18.30 con ingresso libero.
Lomaggio al grande regista, organizzato dal centro culturale «La Firma», non è casuale ma legato al grande impegno dellassociazione mella promozione del cinema sul territorio dell'Alto Garda, attraverso l'organizzazione di rassegne cinematografiche che di volta in volta richiamano un pubblico crescente.
Visto linteresse verso la settima arte, in collaborazione con il Comune di Riva del Garda e la Fondazione Aida di Verona, si propone questa nuova esposizione che celebra il Pier Paolo Pasolini regista, attraverso lo sguardo di uno dei suoi fotografi di scena, tra i più grandi del cinema italiano ma anche internazionale (fotografo per Sergio Leone e Bernardo Bertolucci): Angelo Novi, autore di fotografie entrate di diritto nellimmaginario collettivo. La mostra espone gli straordinari scatti del fotografo che ha seguito Pasolini in Mamma Roma, Il Vangelo secondo Matteo, Uccellaci e uccellini. Attraverso le riproduzioni di locandine e di altro materiale promozionale per la presentazione dei film di Pier Paolo Pasolini, sarà possibile ripercorrere lopera cinematografica del Maestro. La mostra permette anche di conoscere le modalità di promozione del cinema italiano nella sua stagione aurea: si faceva ricorso al talento di pittori, di fotografi e di grafici italiani che si esprimevano in poster e manifesti, ma anche con cartoline e altro materiale, cercando di condensare in poche frasi e immagini il significato delle opere cinematografiche.
Inoltre lunedì 27 agosto alle ore 21 nel passaggio della galleria San Giuseppe (ingresso da via Dante e da via Disciplini) si proietta il film di Giuseppe Bertolucci «Pasolini prossimo nostro».
Pier Paolo Pasolini ha segnato profondamente la cultura e la società italiana del dopoguerra, attraverso la poesia, e la letteratura, attraverso il cinema e il giornalismo. Pasolini nasce a Bologna il 5 marzo 1922. Per tutta linfanzia e ladolescenza segue il padre, ufficiale di fanteria, nei suoi spostamenti, trasferendosi continuamente in diverse città del Nord Italia. Nel 1942, a causa della guerra, è infine costretto a sfollare nel paese materno, Casarsa della Delizia, in Friuli. Sin da giovane compone poesie in italiano e in friulano. Nel 1942 pubblica a sue spese il libretto in versi Poesie a Casarsa. Nel corso della vita non abbonderà mai la poesia (è in versi anche la sua produzione teatrale) ed è unanimemente considerato uno dei massimi poeti del nostro Novecento. Citiamo, a titolo di esempio, le raccolte La meglio gioventù (1954), Le ceneri di Gramsci (1957), La religione del mio tempo (1961), Poesia in forma di rosa (1964), Trasumanar e organizzar (1971), La nuova gioventù (1975). Nel 1950 Pasolini è costretto a lasciare il Friuli e si trasferisce a Roma. La vita nella capitale è inizialmente difficile, ma Pasolini si inserisce pienamente nel gruppo di intellettuali che animano la città. Collabora ad alcune delle più importanti riviste ("Botteghe oscure", "Nuovi argomenti"), si occupa di poesia popolare con la pubblicazione dellantologia Canzoniere italiano (1955) e continua ad accumulare manoscritti. Nel 1955 esordisce con il romanzo Ragazzi di vita, cui seguiranno altri testi in prosa tra cui Una vita violenta (1959), Lodore dellIndia (1962), Alì dagli occhi azzurri (1965), Teorema (1968), La Divina Mimesis (1975) e Petrolio (postumo, 1992). Parallelamente, entra nel mondo cinematografico collaborando alla realizzazione di molte sceneggiature. Scrive per Fellini alcuni dialoghi dei film Le notti di Cabiria e La dolce vita. Nel 1961 avviene il passaggio alla regia: Pasolini presenta al Festival del Cinema di Venezia il suo primo lungometraggio: Accattone. La sua produzione cinematografica è immensa, quasi un film ogni anno, dal 1961 al 1975. I più importanti da ricordare sono: Mamma Roma (1962), La ricotta (1963), Il Vangelo secondo Matteo (1964), Uccellacci e uccellini (1966), Teorema (1968), Medea (1969), Il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972), Il fiore delle Mille e una notte (1974) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975). Nel 1973 inizia la collaborazione al "Corriere della Sera". In una serie di articoli - pubblicati successivamente nei volumi Scritti corsari (1975) e Lettere luterane (postumo, 1976) - lo scrittore affronta i problemi e i più scottanti eventi nazionali. La notte tra il 1° novembre 1975, Pier Paolo Pasolini muore assassinato allIdroscalo di Ostia, vicino a Roma.