Cinquanta urlanti, quaranta ruggenti, sessanta stridenti
Drodesera > Centrale di Fies 2010
DEWEY DELL
Cinquanta urlanti, quaranta ruggenti, sessanta stridenti
Anteprima
durata 40 minuti
con Sara Angelini, Agata Castellucci, Teodora Castellucci
coreografia Teodora Castellucci
musiche originali Demetrio Castellucci
scene e luci Eugenio Resta
realizzazione scene Rinaldo Rinaldi
prothesis Istvan Zimmerman e Giovanna Amoroso, Chiara Bocchini
fonica Marco Canali
organizzazione Simona Barducci, Alba Pedrini
produzione Dewey Dell / Fies Factory One
coproduzione Centrale Fies, Romaeuropa Festival, Rencontres Chorégraphiques Internationales de Seine-Saint-Denis, Uovo Performing Arts Festival
con il sostegno di NEXT/Regione Lombardia
si ringrazia Paride Piccinini, Anagoor, Carmen Castellucci, Zapruder Filmaker Group
con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts
I cinquanta urlanti, i quaranta ruggenti e i sessanta stridenti sono nomi di alcuni venti che spirano nei mari dell'emisfero meridionale, vicino all'Antartide. Il nostro pensiero è alla nave e a coloro che la abitano. Non c'è distinzione tra il marinaio e la propria imbarcazione. Dal momento in cui si lascia il porto nasce un unico corpo oscillante. Questo nuovo essere, che si lega anche all'acqua e al vento, diventa un enorme organismo all'interno del quale si disperdono alcuni confini. Il rumore delle corde che stridono, gli scricchiolii del legno bagnato, il suono degli oggetti imbarcati che rispondono al rollio della nave sulle onde si amalgamano alle voci dei marinai, alle urla dei comandi del capitano. Un magma oscuro diventa il respiro generale: il suono di un universo dove l'uomo, il vento, la nave e il mare uniti inscindibilmente insieme, formano l'unico protagonista possibile.